Recensioni

Baby Lady Lei
Baby Lady Lei
Testo
3/5
Musica
4/5
Artwork
5/5
A livello strumentale il brano complesso e armonioso. L'artwork è originale e racchiude perfettamente l'essenza principale del racconto.
Il testo, seppur ricco di rime ben studiate, appare forse un po' troppo criptico. Di contro, si ascolta un ritornello ancora timido.
Utilizzo consigliato
Su una bella sdraio sotto l'ombrellone

The Exstore: “Baby Lady Lei”, il brano che vorrei

Fuori ora il nuovo singolo della giovane band friulana

Dagli esordi a “Baby Lady Lei”

L’estate è quasi finita, ma non per noi di Where Magic Happens. È per questo che ho deciso di parlarvi di “Baby Lady Lei”, brano della band udinese The Exstore pubblicato il 24 giugno 2022 a suon di un pop “estivo”, fresco e dinamico.

Chi sono i The Exstore? Qualcuno li conosce come “la band dell’ex negozio” o “l’ex bottega”. Nascono nell’ottobre del 2015 cambiando regolarmente la formazione. Quella attuale è così composta: Flavio Cargnelutti (voce), Fabio Marchetti (chitarre e synth), Fabio Not (chitarre), Lorenzo Bisello (basso), Diego Boezio (tastiere) e Lorenzo Zamolo (batteria). I The Exstore non hanno mai preferito una formazione rigida: da due a sei componenti, la band ha sempre cercato di sperimentare un connubio strumentale in grado di restituire sound sempre nuovi e sempre più impreziositi.

“Rucksucks” è il titolo del primo singolo (2017), un rock che è anche regno del synth, un primo assaggio della personalità della band, anche se siamo ancora lontani dai primi testi in italiano, con una maggiore maturità. Passa qualche anno, infatti, prima che la band The Exstore raggiunga l’apice del proprio successo. Prima con “Valentine”, poi con “Alice si droga”, brano rock che racchiude tutta l’identità artistica della band udinese, ormai chiara e definita.

excelsior
The exstore

Questi progetti e quelli successivi mettono già in luce la poliedricità dei giovani ragazzi, che esplorano il mondo audiovisivo con videoclip che vedono già una gran cura per la regia e il montaggio. Date un’occhiata, ad esempio, al video ufficiale di “Nice Day” sul loro canale YouTube ufficiale: potrei definirlo un vero e proprio cortometraggio.

Ma ora veniamo al settimo lavoro in studio (ed è pure un numero fortunato). Francesco Blasig, Giovanni Scuor e Leonardo Duriavig sono i produttori di “Baby Lady Lei”, l’inizio di una nuova era per “l’ex bottega”. Il brano, che potete ascoltare sul loro account di Spotify, rappresenta un netto confine tra il prima e il dopo, nonché un primo addio al rock.

“Baby Lady Lei”: un esperimento tutto nuovo

Qualche tempo fa ho ascoltato per la prima volta il nuovo singolo di The Exstore, e arrivare ora con una recensione a freddo è una scelta che – involontariamente – ha fatto sì che nuovo progetto creativo sedimentasse a fondo.

Cos’è “Baby Lady Lei”? Innanzitutto: una storia. Il brano racconta di un amore vissuto in ogni sua sfumatura, capace di trasportare il “protagonista” in un mondo tutto nuovo, lontano dalla routine e dai problemi. Ne parla anche lo stesso Lorenzo, il batterista:

“Quello che possiamo ascoltare in questo brano è un tipo di sonorità sperimentale, a cu” il gruppo sta attualmente lavorando per distaccarsi dall’impronta rock che aveva voluto lasciare con le prime canzoni.”

the exstore
Come accennato, infatti, è evidente un cambiamento di rotta da parte della band friulana. L’impressione è quella di sentire un brano più “pulito” rispetto alla discografia precedente, più “regolare”, forse meno di pancia. Il nuovo esperimento, tuttavia, non impedisce alla band di tirare fuori la propria personalità, solo lo fa con un abito diverso e sotto una luce nuova. Ad un ritornello più semplice – ed estremamente orecchiabile, impossibile non farsi coinvolgere – si affiancano strofe in cui la particolarità dei testi torna preponderante, con rime ben pensate ed intelligenti giochi di parole. Strofe a cui la voce di Flavio si presta benissimo e che trovano terreno ancor più fertile nella lingua italiana.

Anche se siamo di fronte ad un nuovo e differente cammino, sarebbe impossibile negare la persistenza della forte impronta dei The Exstore. Non si tratta, quindi, di un mero cambiamento ma di una complessa evoluzione che non abbandona mai le origini, pur presentandole con un nuovo ritmo, un nuovo stile e un nuovo aspetto.
Vale sicuramente la pena guardare anche il videoclip ufficiale, la cui regia è affidata a Gabriele Tiso, già autore degli ultimi due progetti audiovisivi della band. Anche in questo caso torna un piacevole cortometraggio capace di riflettere esattamente lo spirito del brano e la storia che esso vuole raccontare al suo pubblico.

Come definirei dunque “Baby Lady Lei”? Un esperimento vincente, un nuovo cammino che racchiude sia qualche timido passo sia una forza in grado di trasportare i fan dei The Exstore in questa nuova avventura, lontana dalla confort zone, che ha permesso loro di osare e di creare qualcosa di fresco e piacevole.

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