Recensione
Liberato PARTENOPE
PARTENOPE
Testo
3/5
Musica
4/5
Artwork
4/5
Melodico fino al midollo. Arrangiamento di un altro livello e vocoder come se piovesse
Il singolo è bello, l'album un po' meno. La perfezione non esiste.
Utilizzo consigliato
Mentre prendete il sole al mare; magari proprio nella splendida cornice del Golfo di Napoli

Ci hanno Liberato, di nuovo: PARTENOPE (nel cuore)

Stavamo quasi per preoccuparci!

Ogni 9 maggio, sono stato Liberato

Sembrava quasi che, proprio nel 2022, l’ancora sconosciuto all’anagrafe Liberato deludesse i suoi fans, proprio nel giorno simbolo della sua carriera poliedrica e fantastica. Dalla splendida Napoli in tutta la penisola (e oltre) lo stile inconfondibile dell’artista partenopeo è venuto fuori in questa data oramai simbolica nell’immaginario iconoclasta che ruota attorno al cantante così affascinante, e misterioso.

È proprio 9 maggio il brano che ha segnato l’esordio del cantante nella scena musicale. Pubblicato, in realtà, il 14 febbraio del 2017 è già da subito un disco di consacrazione per Liberato ed il suo stile unico che fonde la cultura della canzone napoletana (non neomelodica) con atmosfere e basi molto internazionali, che richiamano allo stile dell’americano Major Lazer. A segnare l’importanza di questa data, il 9 maggio dello stesso anno viene pubblicato su youtube il videoclip di “Tu te’ scurdat’ ‘e me“, altro grandissimo successo iniziato proprio con questo iconico videoclip.

9 maggio (2022)

Quando le speranze stavano per spegnersi, nella serata dello scorso 9 maggio, ecco comparire sui canali di stream dell’artista un nuovo apprezzatissimo dono: LIBERATO II è un mini album di 7 tracce molto interessanti e, come sempre, nello stile inconfondibile dell’artista. Abbiamo scelto di soffermarci sulla prima traccia della release, ovvero PARTENOPE (che a nostro avviso è comunque la più interessante di questo nuovo album).

Liberato

La produzione è la prima cosa, a nostro avviso come sempre, che colpisce del “cantante misterioso”. Questa base è qualcosa di fantastico, un’atmosfera “trappeggiante” con un clamoroso uso di fini armonizzazioni sulla scala minore armonica (scusate il tecnicismo ma stiamo ancora palpitando dall’emozione di quello che abbiamo ascoltato). La voce di Liberato, poi, è come sempre impeccabile. Un utilizzo davvero certosino di vocodeer studiati e dosati alla perfezione, in un mix globale che ha davvero un sapore poco italico e molto internazionale.

Non dimentichiamoci del romanticismo

Altro elemento che si riscontra con una certa regolarità nei contenuti del cantante è l’aspetto romantico che viene espresso da melodia, testo e (soprattutto grafica). Il cantante continua in una linea minimale e misteriosa, che non lasci trasparire troppo del suo mondo reale, probabilmente per evitare di svelare quella che, incredibilmente fino ad ora, è stata tenuta segreta: la sua identità.

Nel complesso, la traccia è davvero l’ennesima chicca che il cantante partenopeo regala ai suoi numerosissimi fans sparsi un po’ ovunque. Non ci resta altro che aspettare un anno, il prossimo 9 maggio per (speriamo) un altro ennesimo regalo dal nostro Liberato.

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