RECENSIONE
gianni morandi
Dalla/Morandi
Due leggende della musica in un solo progetto: non è abbastanza?
Non potremo più vederli insieme
Utilizzo consigliato
A tutti noi eterni nostalgici degli anni '80

Dalla/Morandi: correva l’anno 1988

Due fuoriclasse per un grande progetto

Dalla/Morandi e i nostalgici anni ’80

Gli anni ’80 si sa, sono stati terreno fertile per la canzone italiana, ed è proprio sul finire di questo decennio fortunato, che due grandi artisti come Lucio Dalla e Gianni Morandi, si uniscono e danno vita al loro album omonimo. 15 tracce tra duetti e singoli in cui è difficile stabilirne un brano supremo. Un progetto musicale da più di un milione di copie.

Dalla-Morandi-Guccini cantano l’amore per la loro terra

C’è un’altra presenza illustre in questa collaborazione, che vede la firma di Francesco Guccini nel brano “Emilia”. Un canto alla terra che ha dato loro i natali. Quell’ “Emilia di volti fra i campi e sui prati, lagune e piroghe e le terramare, guerrieri del Nord dai capelli gessati, ne ha visti passare! Emilia allungata fra l’olmo e il vigneto, voltata a cercar quel mare mancante, e il Monte Appennino raccontando un segreto diventa gigante”. Non è difficile capire il perché di tanta nostalgia per quelli anni gloriosi.

Vita in te ci credo

“Vita” è il brano che apre l’album ed è sicuramente il singolo più conosciuto del duo emiliano. Scritto da Mario Lavezzi e Mogol, fu inizialmente proposto a Mina ma da lei rifiutato. E’ un invito a rialzarsi dopo le cadute, un’ode di forza per “iniziarsi” nuovamente alla vita, quando finalmente le nebbie si diradano, uscendo da un passato che ha lavato anche l’anima.

10 anni senza Lucio

E’ il primo giorno di Marzo del 2012 quando la voce di Lucio si spegne per sempre, creando un vuoto incolmabile nel cantautorato italiano, ma lasciando in eredità le sue opere, che rimarranno immortali. Il suo amico Gianni lo ricorda con profonda nostalgia, di lui dice nel corso di un’intervista rilasciata a Paola Gabrielli per Il Corriere della Sera: “Lucio manca, e molto. Manca il grande artista e l’amico. Non c’è giorno che non ci pensi. Per chi lo conosceva bene è come se fosse ancora qui. Te lo vedi uscire da un portone, un bar, una chiesa. Specialmente io che lo conoscevo dal ’63 e l’ultima cosa che facemmo era quel Sanremo del 2012».

Vita in te ci credo
le nebbie si diradano
e oramai ti vedo
non è stato facile
uscire da un passato che mi ha lavato l’anima
fino quasi a renderla un po’ sdrucita


Vita io ti credo
tu così purissima
da non sapere il modo
l’arte di difendermi
e cosi ho vissuto quasi rotolandomi
per non dover ammettere d’aver perduto
Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano
ma la sofferenza tocca il limite
e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe un po’ feroci sugli zigomi


forse un po’ più stanchi ma più liberi
urgenti di un amore, che raggiunge chi lo vuole respirare
Vita io ti credo
dopo che ho guardato a lungo, adesso io mi siedo
non ci son rivincite, né dubbi né incertezze
ora il fondo è limpido, ora ascolto immobile le tue carezze


Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano
ma la sofferenza tocca il limite e così cancella tutto
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
siamo angeli con le rughe
forse un po’ più stanchi ma più liberi un po’ feroci sugli zigomi
urgenti di un amore, che raggiunge chi lo vuole respirare

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