Davide Simonetta, qualche cenno discografico
Oggi, in occasione della giornata durante la quale si dovrebbero festeggiare i Santi, voglio andare controtendenza e far riemergere la mia parte meno divina per scrivere questo pezzo. Lo faccio dopo quasi una settimana durante la quale il buon vecchio Morgan (del quale, a encomio artistico, ogni presentazione e lode risulterebbe scontata e già sentita) ha dovuto dire la sua anche su Davide Simonetta, quarantenne autore italiano che, se ancora non lo sapete, ha scritto praticamente metà dei brani che hanno composto la classifica FIMI negli ultimi 5 anni.

Simonetta (o, come si faceva chiamare fino a poco fa, d_whale‘) è autore di tantissimi dei brani presenti nell’ultimo album di Annalisa (compresi i singoli ‘Bellissima‘ e ‘Mon Amour‘). Ha scritto 3 brani per l’ultimo Festival di Sanremo tra i quali ‘Due vite‘ (la vincitrice), ‘Tango‘ di Tananai e ‘Made in Italy‘ di Rosa Chemical. Ha inoltre prodotto e composto per tantissimi altri artisti, ma siccome su internet nessuno ha ancora pubblicato la sua discografia completa sono costretto a ricordarmi/ci i brani così come affiorano nella mente. Credetemi sulla fiducia: questa persona ha scritto veramente un numero assurdo di canzoni, e la maggior parte di queste sono dischi multi-platino.
Va altresì aggiunto, per amor di verità, che Davide fa parte di un team davvero preparato di professionisti. Fu proprio la mitica Orietta Berti (da noi intervistata, qui sotto il video completo) a confessarci che la sua ‘Mille‘ e il successo ottenuto da quel progetto (assieme a Fedez e Achille Lauro) sono stati il frutto di un lavoro complesso e di grande professionalità, svolto da un team di 10 persone. Ah, Davide Simonetta è uno degli autori di ‘Mille’.
Tutta questa premessa per arrivare al dunque: davvero non riesco a capire (da tempo oramai) tutto l’astio che una persona come Morgan si porta dentro. Come ho detto prima un grandissimo musicista che si sta sempre di più isolando, esternazione dopo esternazione, sproloquio dopo sproloquio, diventando l’ombra di se stesso. La musica dovrebbe essere condivisione ed espressione, non confronto. La bellezza di qualcosa non deriva dal paragone con qualcos’altro. O Sbaglio?
Che cosa ha detto Morgan?
La polemica tra i due artisti nasce con l’esternazione dell’ex frontman dei Blu Vertigo che, durante il primo live dell’edizione attuale di X-Factor Italia, ha liquidato l’esibizione di Matteo Alieno (artista nella squadra di Ambra Angiolini) con queste parole:
Hai cantato un pezzo che io manco conosco, che mi sembra di una banalità incredibile. Non mi sembra niente di che, dal punto di vista armonico non esiste. Lui potrebbe fare La donna cannone di De Gregori, che è sto pezzo? Io vivo fuori dal mondo, sono vecchio, sono già morto, sono morto da secoli. Tu sei talmente bravo che hai dato una nobiltà incredibile ad un pezzo che io non avrei assolutamente considerato se non fosse per te e per Ambra, quindi vi ringrazio. Sembrava un pezzo nobile.
La risposta di Simonetta non ha tardato ad arrivare, giustamente stizzito. Penso sia umano per chi crede nel lavoro che fa. È stato proprio lo stesso autore, durante una bellissima intervista nel podcast H3ROES di Max Brigante, a rivelare il suo rapporto intimo con la professione di autore e compositore spiegando che (per lui) lo studio è un tempio e quasi un luogo sacro che va rispettato, così come l’attività che li dentro avviene. Un ragazzo che ha paragonato il processo creativo e di scrittura di una canzone al fare l’amore.
“Mai un successo e spiega cose. Che mondo splendido”
d_whale
Le conclusioni (?)
In una splendida intervista telefonica che, più di un anno fa, ebbi con un discografico d’eccezione (QUI l’articolo che la racconta) fu proprio lui a dirmi che non è compito di chi lavora oggi nella discografia quello di scovare la prossima ‘Let it be‘ (solo per fare un esempio tra i tanti) ma di lavorare dando il meglio di sé per aiutare le canzoni ad arrivare a più persone possibili. Sarà solamente il tempo a dirci quelle che saranno rimaste e, a noi altri sulla terra, non resta altro da fare se non…continuare a scrivere.
Se però valutiamo il mercato discografico degli ultimi 5 anni sono convinto che, durante le serate revival anni ’20 che faremo nel 2060, ascolteremo quasi sicuramente ‘Bellissima’ di Annalisa.
E di Morgan?