Tanti auguri di buon compleanno (in ritardo) a Marco Masini
Solo ieri ha festeggiato il compleanno (59 anni), uno degli autori che più hanno lasciato (in termini qualitativi e poetici) alla musica italiana moderna. Marco Masini si è visto riconosciuto solo dopo un lungo periodo durante il quale è stato oscurato in tutti i modi dalle dicerie ‘pagane’ di un’opinione pubblica ancora troppo miope.

Alimentata dalla stampa, infatti, iniziò a circolare la maldicenza secondo la quale, attraverso i testi del cantautore toscano, i giovani si avvicinassero inesorabilmente alla depressione; il cantante, nonostante la profondità struggente dei suoi testi, è stato pian piano fatto da parte da tutta l’industria musicale fino ad annunciare, nel 2001, il suo ritiro dalla carriera di cantautore; sovra-criticato, a suo dire, dagli addetti ai lavori.
Il ritorno sulla scena e la meritata rivincita
Nel 2004 però qualcosa torna ad accendersi nella mente dell’artista e così, per la quarta volta nella sua carriera, si presenta al Festival di Sanremo con la canzone ‘L’uomo volante‘ che risulta essere la vincitrice assoluta della manifestazione. Va ricordato, rimanendo nel tema della kermessé ligure, che Masini aveva vinto la sezione ‘Novità’ del 1990 e nel 1991 si ripresentò tra i big (arrivando terzo) con lo splendido brano ‘Perchè lo fai’.
Il connubio con Giancarlo Bigazzi e la nascita di grandi capolavori della musica
Il magico incontro avvenne nell’oramai lontano 1986 e, da quel momento, diede vita a un sodalizio che portò alla nascita di canzoni come ‘Vaffanculo‘, ‘Principessa‘, ‘T’innamorerai‘ e tantissime altre. Tematiche giovanili di amori tossici consumati con, sullo sfondo, l’Italia degli anni ’80. Un periodo che ha visto grandi eventi e conquiste ma anche una generazione lasciata troppo sola a vivere le difficoltà che quel mondo gli aveva riservato. Così ecco la ‘Bella Stronza‘ a incarnare l’opportunismo e la corsa al successo di chi avrebbe rinunciato a tutto per questo, in primis all’amore.
Ma se Dio ti ha fatto bella come il cielo e come il mare
Bella Stronza
A che cosa ti ribelli di chi ti vuoi vendicare
Ma se Dio ti ha fatto bella più del sole e della luna
Perché non scappiamo insieme non lo senti questo mondo come puzza
Una ragazza che viene presentata senza alcuna empatia, nelle parole di un uomo ancora avvolto nella spirale di un sentimento che ancora fatica a cessare. Un climax davvero ben riuscito nel testo e nella voce di un cantante che ha saputo interpretare ogni suo pezzo lasciando una firma indelebile.
Oppure la ‘Principessa‘ che, spogliata degli abiti sfarzosi e della patina pastello in stile Disney, che le avrebbe eliminato ogni imperfezione, si trova a combattere contro un padre/padrone che ne abusa e che, attraverso le parole di Masini, riesce a evadere da questo inferno volando tra i sogni di una vita che sarà.
Non devi dirlo al parroco e forse neanche a Dio
Principessa
Ma devi sotterrartelo nel cuore, amore mio
Perciò stanotte chiuditi a chiave dentro te
E domattina aspettami ti porto via con me
Lasceremo su questo mondo infame le carezze al fratellino ed al tuo cane
In un mondo della musica ormai saturo di contenuti che esaltano modelli vincenti senza lasciar alcun spazio per chi di vittorie nella vita ne ottiene pochissime (nonostante l’impegno e le difficoltà che l’esistenza pone loro davanti) siamo convinti che avremmo molto più bisogno di personaggi come quelli descritti in questi splendidi capolavori della poesia. Vi lasciamo all’ascolto di una canzone poco conosciuta dell’artista toscano ma che, a nostro avviso, coglie in pieno quello di cui abbiamo voluto parlarvi per celebrare Marco Masini: un autentico artista in questo deserto delle parole.