Caricamento...
Arisa, quando essere alternativi significa ritornare al classicismo
Di diventare il tormentone dell’estate, non le interessa proprio. E’ questa la valutazione che viene in mente al primo ascolto di ‘Non vado via’ (ma anche al secondo). Considerata una delle voci più belle del panorama italiano, Arisa non ha bisogno di forzature, è lontana dai virtuosismi ed esente dal tune. E già questo la identificherebbe come voce fuori dal coro (è il caso di dirlo). Quello che la rende ancora più ‘alternativa’ è la scelta di pubblicare un brano che stride totalmente con le mode attuali e si posiziona controcorrente rivolgendo lo sguardo al passato (o a un futuro premonitore?).
Uscito lo scorso 5 Maggio sotto la sua etichetta Pipshow e distribuito da Believe, non ha deluso i fan, che hanno apprezzato la scelta dell’artista di rimanere fedele alla sua identità non snaturandosi per il mercato. Voce e testo tornare a ricoprire un ruolo sacro.
Accusata di essersi troppo ‘svestita’ sui social e di aver assunto un fare sensual borderline, ha dimostrato che l’eleganza può manifestarsi in diverse espressioni, prima su tutte, la musica. Eleganza e delicatezza sono senza dubbio al centro del concept di questo progetto discografico che riportano Arisa sul gradino più alto del podio, anche se questo gradino non corrisponde a quello delle classifiche.
In una Roma filmica immortalata dalla regia di Gabriele Morlizzi in collaborazione con don DAM-Digital Arts & Media Academy e Rea Academy, passeggia sul ponte intonando la sua poesia musicale sotto un’allure crepuscolare. Sinergia perfetta tra tutti gli elementi che vanno a costruire ‘Non vado via’, in cui il romanticismo (con l’accezione più alta del termine) la fa da padrone.
E’ sicuro che tutti i nostalgici della melodia, che oggi fatica a trovare spazio, hanno apprezzato questo tentativo di Arisa di farsi portatrice di un genere surclassato da sound dance e indie pop. Come sicuro è l’altrettanto apprezzamento volto alla cura del testo. E probabilmente solo lei, con la sua voce inattaccabile, poteva tentare un’operazione di sicuro rischio per i numeri, e quello probabile di cadere nell’anacronismo. Pericolo scampato grazie all’immenso talento dell’artista, che chissà non spiani la strada ad altre produzioni di questo genere spodestando la smania da TikTok che impazza sulle piattaforme. Arisa precorritrice di una nuova stagione? Un po’ ce lo auguriamo.
Inutile guardare indietro
Quando il cielo era tinto di nero
Ogni sogno un profondo mistero
Chiusi dentro una gabbia di vetro
Anche se non ricordi com’era
Quello che sentivamo e per me ora va bene così
Ora va bene così
E se non sai scappare via, scappare via
E se non lo sai stasera voglio dirti che
Non vado via
Voglio stare in questa storia
E parlerò di te a tutti come fossi tua
Voliamo via
Soli con la nostra storia
E lo sai che il tempo non ci cambierà
Chi l’ha detto che tutto è già scritto
E non vale la pena rischiare?
Ti perdono il tuo gioco d’istinto
Che poi un giorno non farà più male
Io vorrei ricordarti com’era
Abbracciarsi e sentire che tutto andava bene così
E se non puoi mandarmi via, mandarmi via
E se non lo sai stasera voglio dirti che
Non vado via
Voglio stare in questa storia
E parlerò di te come se fossi ancora tua
Voliamo via
Soli con la nostra storia
E lo sai che il tempo non ci cambierà
Ma sai, l’amore fa giri immensi
È un girotondo di forse e perché
Anch’io ritorno a te
Ti porto via
Soli con la nostra storia
E lo sai il tempo non ci cambierà, ah-ah-ah
E lo sai che il tempo non ci cambierà
Caricamento...
