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Sconfitte tranquille, lotta salvezza e Champions
E chissene frega! Il Napoli perde e la Juventus assottiglia il vantaggio della capolista, arrivando a -12. “Perché sorridi cosa ho detto mai?” potremmo dire noi a Spalletti, citando ‘Meravigliosamente’ dei Cugini di Campagna. Ma chi se ne importa? I partenopei hanno già sul petto la stella tricolore e si possono pure permettere di perdere a Monza, senza piangere troppo se non per qualche dato statistico e qualche record che potrebbe non arrivare.

Continua intanto il suo viaggio positivo l’Inter mentre i cugini del Milan piangono nel Golfo dei Poeti, rianimando una lotta salvezza che coinvolge anche il Torino, corsaro a Verona e il Lecce, che mette in difficoltà la Lazio. I nerazzurri milanesi pensano alla Champions, “Le braccia le ho forti, saprò meritarti” canta Inzaghi con i Cugini di Campagna in ‘Meravigliosamente‘.
Non è comunque, a prescindere dalle fortune dell’Inter dopo la sedicesima di ritorno di Serie A (con ancora tre gare da giocare), un campionato spento. Al di là delle posizioni ancora da poter raggiungere e a prescindere dal verdetto della corte federale, che potrebbe escludere la Juventus dalle coppe europee. Rivolgendoci alla giustizia sportiva e non che prima toglie, poi ridà, poi… chissà, cantiamo con i Cugini di campagna in ‘Meravigliosamente’, “Certo che abbiamo tanta fantasia”.
Paola, Chiara ed Elodie portano Spalletti e Allegri al festival
Non sarà facile per il Napoli, adesso, superare il record di 91 punti ottenuto da Sarri con la Juventus. La battuta d’arresto per 2-0 dei partenopei sul campo del Monza (dell’ex Petagna e Mota i gol), complica il raggiungimento di quel traguardo. Ai ragazzi di Spalletti occorrerebbe vincere le prossime tre, ma con la concentrazione non troppo alta, difficile pensare di poterci riuscire. Ma la festa scudetto continua e il tecnico toscano può cantare con Paola e Chiara (ed Elodie) in ‘Festival’, “Questo ritmo che cresce è il mio tempo”.
Quello che più dispiace alla Juventus è perdere nuovamente Pogba, rientrato dopo il lungo infortunio. Altrimenti ancora la seconda posizione in solitaria, mantenuta dopo aver battuto la Cremonese per 2-0 (apre Fagioli, chiude Bremer) garantirebbe ad Allegri di avere un largo sorriso.

Quinto successo di seguito in campionato per l’Inter che batte il Sassuolo 4-2, andando sul 3-0 (apre Lukaku, poi l’autorete di Tressoldi e il gol di Lautaro), ma tremando sul 3-2 (Matheus Henrique e Frattesi), prima del poker di Lukaku. È un momento magico per i nerazzurri che si preparano al meglio per il ritorno del derby di Champions e ritrovano anche il bomber belga autore di una doppietta. “No, ora non fermarmi più se vuoi ballare vieni su” canta Allegri come Paola e Chiara (con Elodie) in ‘Festival‘.
Simone ha dato grande entusiasmo, penso alla gara di Salerno quando abbiamo subito il pareggio nel recupero: è stato lui a guardare avanti, come avvenuto dopo la sconfitta in Champions col Bayern. A quel punto Simone ha fatto una cena dicendo: ‘Ok, ce la possiamo fare’. E dal Barcellona è iniziata la corsa europea
Massimiliano Farris, vice allenatore Inter
Un punto che, in realtà, serve a poco ad entrambe. Rammarico del Lecce per i 3 punti che potevano lasciare a Verona e Spezia la questione salvezza, ma che sono sfumati all’ultimo. Amarezza per la Lazio che, in casa, dopo la sconfitta del turno scorso, va in vantaggio con il solito Immobile (che torna al gol, all’Olimpico, dopo 8 mesi e fa 193 in carriera in Serie A), ma si fa rimontare e superare dalle reti di Oudin (primo e… secondo centro in Serie A), prima che Milinkovic, di testa al 5′ di recupero (3 minuti prima il palo di Pedro), non definisca il 2-2.
Pioli, Mourinho e Angelina Mango: ci pensiamo domani
La Figc sta indagando per il confronto a fine gara tra ultras rossoneri e la squadra (Pioli compreso) dopo il 2-0 subito dal Milan in casa dello Spezia. Per i liguri significa tornare a sperare nella salvezza, mentre i meneghini vuol dire allontanarsi dalle posizioni più importanti ed arrivare alla semifinale Champions con il morale non certo alto.
Dopo il palo di Tonali in avvio, non sono molte le occasioni degli ospiti, poi ci pensano i liguri prima con Wisniewski e poi con Esposito (direttamente su punizione), due calciatori presi al mercato di gennaio, esordienti in Serie A. “E lo so quanto vale un errore quanto è bello sbagliare, niente fretta no, che mi stressa” canta Pioli come Angelina in ‘Ci pensiamo domani’ (con chiaro riferimento alla Champions).

Si allontana la zona Champions per l’Atalanta che, dopo il k.o. con la Juventus, cade anche con la Salernitana. Un gol in pieno recupero di Candreva fissa l’1-0 all’Arechi. Campani alla ricerca di punti per lasciare gli altri a soffrire nelle ultime tre giornate, nerazzurri chiamati a cambiare passo e che invece, dopo un bel primo tempo con diverse occasioni sul taccuino, rischia anche con Dia.
Non funziona del tutto la ‘linea verde’ adottata in avvio da Mourinho (che però si rinforza nella ripresa). Termina 0-0 al Dall’Ara fra Bologna e Roma, e così si allontana ancora di più la zona Champions per i giallorossi, mentre gli emiliani salutano l’ottavo posto (le altre contendenti vincono tutte). Sempre caustico lo Special One che canta con Angelina in ‘Ci pensiamo domani‘, “e lo so, lo so quanto vale un errore quanto è bello sbagliare niente fretta“.
Zaffaroni e Stankovic chiedono a Mr Rain e Sangiovanni: è la fine del mondo?
Torna di nuovo nel gorgo della zona rossa il Verona, che cede il passo al Torino al Bentegodi. Un inaspettato 0-1 che l’ex allenatore dei gialloblù Juric ottiene grazie al gol realizzato da Vlasic nella prima frazione. In questa occasione c’è stata la pressione dell’anticipo di due gare delle dirette concorrenti, ma nel prossimo turno quando Lecce e Spezia si affronteranno in Puglia domenica, gli scaligeri avranno già disputato, al sabato, il derby veneto in trasferta con l’Atalanta. “Tanto poi cadiamo giù nelle sabbie mobili non usciamo mai da qui” canta Zaffaroni con Mr Rain e Sangiovanni ne ‘La fine del mondo’.

C’è giusto un palo che colpisce il giovane Vivaldo nel finale per l’Udinese, poi c’è solo la Fiorentina al Franchi. Un gol di Castrovilli all’inizio, uno di Bonaventura (poi espulso per un accenno di rissa al triplice fischio insieme a Pereyra) e così un 2-0 (con un doppio palo viola a condire) che mantiene i toscani all’ottavo posto con la compagnia di Monza e Torino.
Il gol rimediato nel recupero è l’ennesima beffa per una squadra che ha vissuto un’annata devastante. Passata in vantaggio nel primo tempo con Vanoli, la Sampdoria viene raggiunta (1-1) dal gol di Piccoli (appena entrato). Empoli a cui è bastato quel punto per raggiungere la matematica salvezza. I blucerchiati, già matematicamente in Serie B dallo scorso turno, rischiano, a causa di questioni extracalcistiche, di scivolare in Serie D. Il fallimento, però, potrebbe anche essere evitato. “È un miracolo se siamo vivi Siamo un dipinto di cicatrici Che sopra la pelle sembrano graffiti” canta Stankovic con Mr Rain e Sangiovanni ne ‘La fine del mondo‘.
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