Ormai i record dei partenopei continuano a cantare
Ventesimo successo stagionale per un fenomenale Napoli, che supera il nuovo ostacolo della quarta giornata di ritorno della Serie A e mantiene il distacco di 15 punti sull’Inter. Spalletti canta come il mitico Little Tony ne ‘La spada nel cuore‘, “Sei bella in questo momento più bella adesso che il vento ti allontana da me”. Roba da record, considerando una sola battuta d’arresto e due pareggi, nei restanti tre match. I nerazzurri soffrono, ma sono sempre lì, con un briciolo di speranza. Inzaghi comunque lo sa e canta come Little Tony in ‘Riderà‘, “Perché tu, io lo so Sei migliore di me”.

La stessa speranza che nutre la Juventus, a pari merito coi ragazzi di Inzaghi, se non fosse per la penalizzazione. Sotto Roma e Milan si scrollano di dosso l’Atalanta, piegata da un Lecce in direzione salvezza (consolidata). Perdono praticamente tutte (tranne la Cremonese) quella bassa classifica, mentre per gli ultimi posti buoni per l’Europa sono in tante le pretendenti.
Spalletti, Inzaghi e Allegri mancano a Levante
Kvaratskhelia-Osimhen, tutto in poco più di mezz’ora. Così il Napoli va a vincere sul campo del Sassuolo (0-2) e si avvicina al traguardo più agognato. Scudetto non è più una parola da evitare per scaramanzia, per questo Spalletti ne cambia tre in avvio senza mutare volontà e risultato. “Anni di voli pindarici fanno il nido sui rami degli alberi Alti fino a portarci la testa tra nuvole E blu, e blu, e blu, e blu, e blu”, canta Spalletti come Levante in ‘Mi manchi’, con sottotitolo ‘Scudetto’.
Seconda in classifica, almeno questa soddisfazione per l’Inter che supera l’Udinese a San Siro, mantenendo a distanza Roma e Milan. Nel 3-1 il vantaggio di Lukaku, la risposta di Lovic (nel primo tempo), poi nella ripresa Mkhitaryan e Lautaro, per il sorpasso. “Campi di gioia e limoni fioriscono” canta Inzaghi come Levante in ‘Mi manchi‘. I friulani sono in piena crisi, con una sola vittoria nelle ultime 15 gare. Peccato, poteva essere una stagione davvero diversa.
Abbiamo fatto i primi quattro mesi fino alla sosta gestendo grandi difficoltà, adesso possiamo valutare di partita in partita
Simone Inzaghi, allenatore Inter

Gioca meglio lo Spezia, vince però la Juventus al Picco. Nello 0-2, un gol per tempo, prima Kean, poi Di Maria. Terza vittoria di fila per i bianconeri, cinici e con poco ritmo, ma Allegri (da virtuale vicecapolista) canta come Levante in ‘Mi manchi’, “Sospiro di più ma è lo stesso se sto in mezzo agli altri”. Per i liguri, reduci dall’esonero del tecnico Gotti, la conferma di un momento negativo, sebbene continui la crescita in tutti i sensi.
Tutto diventa normale con Mourinho, Pioli, Immobile, Baroni e Ultimo
Prima volta da titolare e già decisivo Solbakken. Basta un suo gol (1-0) alla Roma per piegare il Verona impegnato in una lunga rincorsa al posto buono per salvarsi (solo 2 punti più avanti, la quota dello Spezia) e si ferma dopo quattro risultati utili consecutivi. Mourinho deve lottare con tante assenze e dopo poco perde anche Abraham per un colpo allo zigomo. Ma la Champions è lì, a portata di mano. “Vieni con me ti porto dove l’ossigeno serve”, dice Mourinho alla sua squadra (anche in polemica con i tifosi) come Ultimo in ‘Tutto diventa normale‘.
Si ferma sul palo di Ciurria, il desiderio di pareggiare del Monza, battuto dal Milan, sul proprio campo (0-1). Di Messias il gol che fissa lo score e fa sorridere Pioli, perché dopo i successi su Torino e Tottenham, la rotta è di nuovo tornata quella giusta. Vecchia dirigenza rossonera e nuovo corso si affrontano in Brianza. Pioli canta a Palladino (e Galliani) come Ultimo in ‘Tutto diventa normale’, “E mi dispiace se t’ho messo un proiettile al cuore”.

Hamrin saluta il suo record. Adesso davanti a lui e ai suoi 190 gol, c’è Ciro Immobile. Quota 191 per il super bomber della Lazio: con due suoi gol (uno su rigore, 28esima doppietta in biancoceleste) nella ripresa, la Salernitana va k.o. (0-2) e non può che preoccuparsi, a cominciare dal nuovo tecnico Paulo Sousa. Ottavo posto tra i cannonieri di sempre per Immobile che ora punta Roberto Baggio a 205 gol. “Io ci spero da sempre” canta Immobile come Ultimo in ‘Tutto diventa normale’.
La rimonta l’Atalanta la tenta troppo tardi. Non basta il gol di Hojlund nel finale ai bergamaschi per rispondere alle due reti del Lecce (prima Ceesay, poi Blin), la Dea perde 2-1. L’assedio non è sufficiente per garantire alla corsa Champions League di proseguire. “Vieni più giù non fare quella che non l’ha capito” canta Baroni alla squadra di casa come Ultimo in ‘Tutto diventa normale’.
Nel bosco di Francesca Michielin ci sono Stankovic, Italiano e Juric
Una situazione complicata, perché tutto gira per il verso sbagliato alla Sampdoria. Nuovamente sconfitta (1-2) – questa volta dal Bologna – la formazione allenata da Stankovic, che va sotto per la rete di Soriano e risponde con Sabiri. Quest’ultimo, poi, sbaglia un calcio di rigore, così alla fine dei tempi regolamentari i blucerchiati vengono beffati dal grande gol di Orsolini. “Volevo solo dirti che non ho paura” canta comunque Stankovic con Francesca Michielin in ‘Un bosco‘.
Derby toscano in parità con Empoli avanti e Fiorentina a raggiungere il meritato punto, grazie ai cambi di Italiano e ad una ripresa di grande grinta. Al gol di Cambiaghi risponde quindi Cabral (1-1), poi i viola sfiorano perfino il successo, ma sono lontani parenti da quelli che volavano alti verso altre zone della classifica. “Non so che dirti, non sono più quella che ero”, pare dire la formazione di Firenze come Francesca Michielin in ‘Un Bosco’.

Il settimo posto, che può valere l’Europa, è ora a 1 punto. Il Torino certo avrebbe potuto fare qualcosa di più, ma alla fine gli è andata anche bene. La Cremonese ha rischiato davvero di ottenere la sua prima vittoria in campionato. Si chiude 2-2 in Piemonte: avanti i padroni di casa con Sanabria (su rigore), poi Tsadjout e Valeri la ribaltano, prima che Singo fermi il risultato. “Ormai l’hai capito, stare qui non ci riesco” canta Juric come Francesca Michielin in ‘Un Bosco’.