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Quando i Pokémon s’intromettono nei big-match
Prima o poi doveva accadere. Ed è l’Inter a trasformare i suoi in Jigglypuff e farlo diventare realtà. Nel mondo dei Pokémon (e in quello reale) il Napoli cade dopo undici vittorie di fila (primo k.o.) e di fatto, visto il successo del Milan, passa dal capoluogo lombardo la riapertura del campionato. Una stagione di Serie A strana questa 2022/23 che, interrotta a metà novembre, riprende dopo il Mondiale in Qatar con la sedicesima di andata.

Ma cosa capita ai partenopei? Dzeko, come un Jigglypuff, ipnotizza Meret e segna la rete che costringe i leader della classifica ad alzare bandiera bianca. Con i suoi grandi occhi tondi (come un Jigglypuff), Inzaghi si prende una bella soddisfazione. Le doti canore di un Jigglypuff sono note, può far crollare in un sonno profondo qualunque nemico, usando il suo canto. Per far sì che ciò accadesse, i nerazzurri, oltre agli esperti motivazionali (visti i continui andamenti altalenanti), si sono affidati a vocal coach e esperti di Pokemon, naturalmente per non far terminare l’aria nei polmoni dei Jigglypuff nerazzurri.
Fra Dzeko, Pioli Allegri, le cattive abitudini di Ketama126
E pensare che Inzaghi decide di sfidare la capolista lasciando fuori il fresco campione del mondo Lautaro e piazza Dzeko accanto a Lukaku. Scelta giusta per il settimo gol del bosniaco che fissa di testa l’1-0 tra Inter e Napoli ed è pronto ora a rinnovare il contratto, nonostante compia 37 anni a marzo. “Ho sei vizi capitali, tutto tranne l’invidia” dice l’attaccante del match-point e canta Ketama126 in ‘Cattive abitudini‘.
È stata un’impresa. Battere il Napoli ci deve dare grande fiducia per il futuro
Simone Inzaghi, allenatore Inter
Sarà stata la pressione del Milan, che vince qualche ora prima a Salerno, a mettere in difficoltà il Napoli? Probabilmente no, perché non è la prima volta che succede in questa stagione. Comunque i rossoneri di Pioli vanno a vincere sul campo della Salernitana (1-2): in avvio i gol di Leao e Tonali, poi Bonazzoli accorcia nel finale e se Ochoa (all’esordio) para tutto ai ragazzi milanesi, trema invece la vicecapolista (ora a -5) per l’arrembaggio campano. D’altra parte il tecnico milanista è sempre stato un vincente. “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, canta l’allenatore come Ketama126 in ‘Cattive abitudini’.

Settimo acuto consecutivo, sempre senza subire gol. Questa è la Juventus di Allegri, a -2 dal Milan, che vince (1-0) sul campo della ostica Cremonese grazie ad una punizione di Milik nel recupero. E come Ketama126 in ‘Cattive abitudini’, il tecnico bianconero può cantare “Educazione a schiaffi, mamma non mi ha viziato (Nah) Ma piano piano crescendo ho recuperato (Ah)”.
Le cattive abitudini di Stankovic, Mourinho, Sarri e Ugo Borghetti
Tre punti per qualcuna, che hanno significati diversi. Per rilanciarsi verso la salvezza, ad esempio, la Sampdoria, che batte in trasferta (2-1) il Sassuolo grazie al doppio vantaggio di Gabbiadini e Augello, a cui risponde soltanto il gol di Berardi. E Stankovic, che ha anche sorretto la sua bara al funerale, dedica la vittoria all’amico scomparso Mihajlovic. Il tecnico serbo canta come Ugo Borghetti in ‘Cattive abitudini’, “Mi piace quando il cuore esplode per colpa del sasso”.

Quanta sofferenza per Mourinho all’Olimpico dove cade il Bologna (1-0) per merito di un penalty procurato in avvio da Dybala e realizzato da Pellegrini. Ma se non fosse stato per l’attaccante Abraham, che salva sulla linea di testa, al minuto 96, la conclusione di Ferguson, due punti sarebbero decisamente sfumati alla Roma. Gli è andata bene, altrimenti Mou sarebbe potuto finire come Ugo Borghetti in ‘Cattive abitudini’: “Stappo birre coi denti per colmare la solitudine”.
Tradizione rispettata con gol di Immobile alla prima partita dell’anno (ora affianca Gabetto e Amadei e punta, ad un sigillo, Hamrin a quota 190), ma la Lazio (in vantaggio) crolla nella ripresa sul terreno del Lecce (2-1) che segna con Strefezza e Colombo. Sarri è furioso e se la prende con la pausa stagionale troppo lunga ritenuta inutile e canta come la Lovegang126 in ‘Cattive abitudini’ “Né canne né calmanti possono calmarmi”.
Pretty Solero e Franco126 per le cattive abitudini di Gotti, Italiano, Bocchetti e Sottil
Quanti pareggi anche in questo turno, alcuni dal gusto amaro (per chi è stato raggiunto). A cominciare dallo Spezia, che chiude il primo tempo 2-0 (gol di Gyasi e Nzola), poi, affaticato nel rush conclusivo, si fa rimontare 2-2 al Picco dall’Atalanta (segna Hojlund, poi Pasalic in pieno recupero). Arrabbiato Gotti per i due punti persi e canta alla sera come Pretty Solero in ‘Cattive abitudini’, “Pasticche a castelletto Non vado a letto, spero che facciano effetto”.

Con un ingeneroso coro contro Cairo, invece, si chiude Torino–Verona. Un 1-1 che porta la firma di Djuric e dal gol granata di Miranchuk, mentre Lukic sbaglia a porta vuota e non completa la rimonta di casa. I veneti, ancora sul fondo della classifica, si disperano e Bocchetti canta come Franco126 in ‘Cattive abitudini’, “Fa buio in zona, addosso un senso di inquietudine”.

Fiorentina che arranca ancora in una posizione anonima di classifica, pareggia in casa (1-1) con il Monza. Avanti i toscani con Cabral, poi raggiunti dal gol di Carlos Augusto e per poco non superati da Petagna. Italiano, che allena i viola, canta con Pretty Solero in ‘Cattive abitudini’, “Sto sulle spine (Oh), faccio testa o croce per capire”.
Dopo l’esplosivo inizio, l’Udinese colleziona l’ottava partita di fila senza vincere. Finisce 1-1 contro l’Empoli (rimasto pure in dieci nella ripresa), andando in svantaggio con Baldanzi e recuperando col gol di Pereyra. A Sottil qualcosa non sta andando per il verso giusto e canta come Pretty Solero in ‘Cattive abitudini’, “Faccio sempre peggio di quello che penso E poi finisce sempre che mi pento”.
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