Qualcosa di buono nel 2022, almeno nella musica
Incredibilmente quest’anno lo chiudiamo con una nota positiva.
Nel rap, o Urban, o in qualsiasi modo si voglia definire la musica che mi sento di rappresentare e a cui appartengo, spesso è il nuovo che mi attrae.
Quindi mi si trova a caccia di talenti, movimenti sotterranei tra giovani menti.
E anche quest’anno ne è stato pieno: ad esempio Kid Yugi e Nerissima Serpe sono fra chi ho trovato più interessante in quest’anno ormai finito.
Ma, in un momento di ricapitolazione del 2022 e della sua musica mi sono trovato a riascoltare i più grandi, sia come numeri sui social che sulla carta d’identità.
E alla fine il tempo passa, forse anche per me. E che sia il 2023 un anno di maturità? Perché, postumo di questo riascolto, noto quanto mi sia interessato di più rispetto ai giovani.
Jake La Furia
Iniziamo questa serie di menzioni onorevoli con una delle due voci del Club Dogo: Jake La Furia.
Non credo sia neanche necessario girarci attorno: ‘Ferro Del Mestiere’ uscito questo giugno è un buon disco.
Parzialmente abbandonata l’idea di buttarsi unicamente su hit radiofoniche dopo il disco con Emis Killa ’17’, Jake torna in grande stile.
Le parole la fanno da padrona in un disco ricercato: produzioni composte dai migliori artisti in Italia, tra cui Night Skinny, DJ Shocca, 2nd Roof e molti altri.
Centellinati anche i featuring: presenti Noyz Narcos, Inoki e Emis Killa, ma anche Yung Snapp, Lazza, 8blevrai e AnaMena.
In 30 minuti quindi, ciò che più risalta sono i flow e le punchline di un’artista che non vuole dimenticare e farsi dimenticare.
Una sequenza di ricordi e di realtà dure senza nessun rimpianto. Jake La Furia prende pieno sfoggio di chi è e del suo ‘Ferro del Mestiere’.

Claver Gold
Lo stile incredibilmente intimo e sofferente di Claver Gold ci regala un album degno di ciò, con pochi featuring per arricchire di linee melodiche il suo fumoso dipinto della realtà.
Bader Dridi, Davide Shorty, Valter Guidi e Tormento regalano note che si incastrano tra le complesse e piangenti liriche di Claver. Gli unici due rapper presenti sono StephKill e Filtoy, voluti da Claver a fianco a lui nel suo disco come testimoni del suo percorso, essendo suoi amici da anni.
Le strumentali ammiccanti al Jazz sono interamente create da Gian Flores, tranne per ‘Outro’, prodotta da DJ Fastcut.

MRGA
Per tornare a una forma di rap dall’ascolto più leggero e divertente, costruito tra incredibili strumentali di Gionni Gioielli e le barre del gruppo MRGA è giusto citare ‘Festivalbars’ nelle sue due versioni, blu e rossa.
Citazioni alla politica e al mondo dello spettacolo italiano, battute e punchline che non risparmiano niente e nessuno: Tutti i componenti del collettivo non risparmiano nessuno, come in ogni loro progetto.
E credo non basti altro.

Noyz Narcos
Uscito all’inizio dell’anno ormai passato, per precisione il 14 gennaio, rimane tra i progetti che sempre di più mi convincono dell’anno.
Virus, per qualsiasi amante del rap (e non) è un’altra perla nel piccolo culto di Noyz Narcos.
Dalla copertina, alle varie versioni, alle strumentali fino alla voce dell’ottavo re di Roma: ‘Virus’ è un album da godersi, da ascoltare e riascoltare.
Oltretutto, grazie al film ‘Dope Boys Alphabet’ tutto prende una dimensione ancora più maestosa, potendo con il documentario, seguire passo per passo ciò che ha creato Noyz e a capirne in toto la sua visione.