canzoni di natale con più incasso

Le 3 canzoni di Natale dal maggiore incasso di sempre

Facciamo un po' i conti in tasca all'oste

di Clu
Questo articolo è il numero 3 su 9 nella serie L'avvento (di Clu)

Il caso discografico (molto affascinante) delle canzoni di Natale

Per un amante della musica (e del suo mercato) come me, quello delle hit di Natale è un argomento che racchiude dentro di se un duplice fascino. Da un lato l’aspetto romantico di ascoltare delle canzoni, praticamente da sempre, senza sentirne il peso del tempo che passa. Questo perché, a mio modestissimo parere, si sta parlando di opere che sono totalmente contestualizzate in un rituale del mondo Occidentale che, oramai, è rafforzato in ognuno di noi. Tutti, da quando siamo nati, abbiamo festeggiato Natale, da sempre. Proprio per questo motivo tutti ascoltiamo, per almeno 30 giorni ogni anno, le stesse 20 canzoni che si inseriscono prepotentemente nei nostri ascolti quotidiani.

canzoni di natale incassi

In secondo luogo, il fascino di canzoni che a livello discografico maturano delle royalties variabili ma costanti nel tempo. Pensate, ad esempio, a quante volte possiate ascoltare nelle radio, nei negozi, all’interno dei locali, determinate canzoni. Pensate (per non volervi svelare le 3 canzoni che dirò tra poco) a quanti ascolti maturi il brano “Tanti Auguri” dell’intramontabile Raffaella Carrà la notte del 31 Dicembre.

L’incasso di una canzone di Natale? Praticamente un fondo pensionistico “di serie A”

Avevo in realtà già scritto qualcosa a riguardo per questo blog e, in quelle pagine, avevo proprio affrontato il caso di George Michael che, con il suo White Christmas aveva intenzione di arrivare a più persone possibili per portare il brano a un milione e mezzo di vendite; era il 1984. Oggi lo stesso brano vende ogni anno all’incirca 2 milioni di copie, solo nel Regno Unito.

La tanto attesa top 3

Vi ho lasciati anche troppo aspettare per la classifica delle tre canzoni di Natale che incassano più royalties ogni anno per cui, bando alle ciance, dopo avervi lasciato ancora qualche secondo per fare mente locale e pensare a tutte le canzoni che state soltanto oggi iniziando a riascoltare in giro per la città, andiamo a svelare le nostre vincitrici.

Merry Christmas Everybody – Slade (1985)

La canzone della band Britannica che, nell’anno di uscita (era il 1973) si piazzò al primo posto assoluto nella classifica di vendite in UK, si stima abbia fatto guadagnare agli autori più di 500 mila euro (solo in diritti d’autore). Mica male per una canzone dissacrante e dal testo decisamente ironico.

Canzoni di Natale che hanno incassato di più (1a posizione)

Fairy Tale of New York – The Pogues (1988)

Per la seconda posizione della nostra “redditizia classifica” ci spostiamo nella pittoresca Irlanda dal gruppo folk-rock attivo a ridosso tra gli anni ’80 e i ’90. Anche nel caso di questa canzone la storia narrata nel testo non è il tipico “idillio delle feste“. Questa infatti racconta del sogno di un immigrato irlandese durante la notte di Natale. Lo sfortunato protagonista, a causa di una brutta sbronza, sta passando la serata più dolce dell’anno al freddo della galera; un modo davvero alternativo al Pandoro senza uvetta al quale siamo abituati.

All I want for Christmas is you – Mariah Carey (1994)

So per certo che è l’unica canzone che conoscevate ed eccola per voi. Sicuramente delle tre che vi ho presentato (tolto il guadagno puro monetario) è quella rimasta maggiormente nell’immaginario collettivo delle nuove generazioni. Ogni Natale questa è la colonna sonora del nostro shopping, dei viaggi in auto al lavoro, della pausa pranzo. Insomma, una vera ossessione. Non si può più neanche immaginare di non amarla. Una canzoncina dal valore di 423 mila euro e, vedendo i trend, ci aspettiamo una crescita ulteriore per i prossimi anni.

Canzoni di Natale che hanno incassato di più (3a posizione)

E Jingle Bells?

Questa canzone, probabilmente la più conosciuta di tutte nel periodo di Natale, non può far parte della classifica poichè, scritta nell’autunno del 1857 da James Lord Pierpont, è entrata a far parte del Pubblico Dominio da quando fu ripubblicata nel 1859. Quindi, almeno in questo caso, Babbo Natale ha portato pochi doni.

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