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Gli Alberi di Natale più belli, le luci ed è subito magia
Oggi, giovedi 8 Dicembre, inizia ufficialmente il periodo più magico di tutto l’anno. Persino in una situazione generale preoccupante, come quella nella quale stiamo tutti vivendo, la cultura occidentale (della quale tutti siamo impregnati, nessuno escluso) ci fa fermare per una ventina di giorni durante i quali siamo rapiti, quasi stregati, dall’atmosfera del Natale.
Si tratta, oramai, di un vero e proprio cerimoniale con la sua tavolozza di colori tipici, la colonna sonora, gli abiti e tantissime altre minuziosità che celano al loro interno storie di artigianato, passione, lavoro. Quest’anno ho voluto provare a raccontare il Natale attraverso le pagine di questo Magazine curandone una Serie specifica di articoli.
E quale migliore argomento, per questo articolo inaugurale, se non gli Alberi di Natale? La vera e propria Bandiera per le prossime 4 settimane che si spegnerà solamente a Gennaio, quando tutti noi staremo solo iniziando a digerire i pranzi e le cene a casa dei parenti e dovremo, ahimè, tornare a fare i conti con la bilancia che ci sta aspettando dietro la porta del bagno.
La storia dell’albero di Natale
Le prime testimonianze storiche sembrano attribuire l’origine dell’albero di Natale (almeno in Europa) all‘Estonia nel 1445. Fino alla prima metà del 1800 questa rimase una tradizione diffusa a Nord del nostro Continente. Come è accaduto per la cultura pop, l’arrivo in Europa di questa tradizione è stato anticipato dall’Inghilterra nella seconda metà, appunto, del XIX secolo. In Italia il merito dell’intuizione va, pochi anni dopo, alla regina Margherita che addobbò il primo albero di Natale nelle stanze del Quirinale a Roma.
I 5 alberi di Natale più belli nel mondo
Nella mia ricerca dei 5 alberi di Natale più belli nel mondo sono incappato in diverse città e alberi che in tanti conosceranno ma, si sa, quando le posizioni in una classifica sono così tanto limitate c’è spazio solo per i migliori.
Vilnius (Lituania)
Ho scelto questo albero per la vicinanza rispetto ai luoghi dove questa tradizione sembra essere nata e per l’incredibile posizione geografica nella quale è inserito. Posto nella città vecchia di Vilnius (che è, appunto, Capitale della Lituania) l’albero è composto da una struttura interamente metallica e attraversato da almeno 5 km di luminarie che, una volta accese, danno un effetto scenico visibile perfino dall’aereo. La grandezza dell’opera e la sua struttura creano una piazza nella quale poter passeggiare sovrastati dalla luce delle luminarie natalizie.

Rockefeller Center (New York)
La Grande Mela, in quanto a Natale, non è sicuramente seconda a nessuno. I motivi sono tantissimi e ognuno ha le sue opinioni. Personalmente credo siano stati il cinema e la Tv a rendere New York una città perfetta per incarnare lo spirito, i colori, i rumori del Natale (almeno per come lo intendiamo noi consumistici occidentali).
Così, ogni anno, l’accensione del celeberrimo albero di Natale a Rockefeller Center scandisce per tantissimi appassionati della festività, in giro per il mondo, la vera e unica cerimonia di inizio feste. La grandezza dell’albero in questione è quasi pari all’ego di chi lo innalza nel cielo di New York, ma noi gli vogliamo bene lo stesso. In ogni caso si parla di un bestione dall’altezza compresa tra i 22 e i 30 metri (puntale di più, puntale di meno).

Albero di Taipei (Taiwan)
Spostiamoci in estremo oriente per ammirare le luci, i colori e la creatività tipici di Taiwan. Nella città stato di Taipei (dove, in verità, il Natale non è considerato una festa e non viene formalmente festeggiato) sorge un Albero dai colori sgargianti e l’architettura proiettata in un futuro di luci e colori in formato “verticale”. Talmente imponente da aver contaminato tutte le strutture che lo circondano creando un piccolo quartiere che viene chiamato “Christmasland“. Insomma, anche se il Natale non fa parte delle festività nella loro tradizione, i cittadini di Taipei hanno saputo creare una nuova occasione per fare festa e, forse soprattutto, per attrarre e inebriare i turisti.

Porta di Brandeburgo (Berlino)
Impossibile non citare un albero dal forte valore simbolico. Quello che viene infatti allestito tutti gli anni davanti alla Porta di Brandeburgo a Berlino è definito l’albero della Pace. Un monito eterno, quasi una richiesta annuale di scuse, da parte di quel Paese che per un decennio ha coltivato il germe del Nazismo e vuole espiare, anche in questo modo, una colpa che sarà difficile cancellare e archiviare per sempre. Le luci e l’imponenza dell’opera la rendono suggestiva e, effettivamente, donano nell’immediato un senso di pace a chi lo sta osservando.

Albero di Gubbio (Italia)
Della lista che ho fatto fin ora l’albero che è stato ideato nel 1980 da Enzo Grilli e Pietrangelo Farneti e realizzato l’anno successivo a Gubbio è sicuramente il più fantasioso di tutti e, per la sua ubicazione, motivo di orgoglio per tutti noi.
Questo viene realizzato ogni anno sulle pendici del Monte Ingino e vanta dimensioni notevoli, con una base di circa 500 metri e un estensione verticale di almeno 700 sul fianco della montagna stessa. Inutile dire che, una volta acceso, lo spettacolo che si presenta davanti a noi ha un qualcosa di incredibile.
