Il Medioevo è conosciuto come un periodo cupo e oscuro, dove le carestie, la peste, le crociate, le imposizioni della Chiesa, hanno segnato la vita delle persone. Il Medioevo è stato anche un periodo di grande progresso in diversi campi, dove vennero sviluppate nuove tecniche di coltivazione e produzione. Nonostante questi progressi però, la superstizione e l’ignoranza erano molto diffuse, ne danno prova queste credenze particolarmente bizzarre.
1. Gli animali potevano essere processati
Nel Medioevo gli animali potevano essere processati in tribunale e potevano anche avere un difensore pubblico. Un gruppo di bruchi a Losanna è stato accusato di aver mangiato il raccolto e per questo fu processato e cacciato dalla città. I gatti venivano condannati spesso perché considerati animali del diavolo. Si credeva che le loro zampe agissero per conto del diavolo e molto spesso venivano torturati e infine uccisi.

Gli animali dovevano essere impiccati con una corda specifica, dei guanti specifici e il boia. Se nel paese non c’era una forca, si andava in quello vicino. Se la forca c’era ma andava riparata, la si faceva aggiustare e nel frattempo, l’animale rimaneva in prigione. Se l’animale condannato era nel frattempo scomparso perché fuggito o morto, la sentenza veniva eseguita comunque, impiccando un fantoccio al suo posto.
2. Nello sperma si trovavano dei minuscoli bambini
Nel Medioevo si credeva che nello sperma si trovavano dei bambini già formati, dei minuscoli bambini, che venivano poi passati nel grembo della donna durante il rapporto sessuale. All’interno del grembo crescevano fino a quando non raggiungevano le giuste dimensioni per nascere.

3. Le streghe rubavano i peni alle loro vittime
Soprattutto negli uomini era diffusa la convinzione che le streghe, o meglio le donne accusate di stregoneria, rubassero i peni e li tenessero come animale domestico in casa.

Nel Medioevo si pensava infatti che le streghe possedessero diverse abilità magiche in grado di procurare sterilità negli uomini, compresa la capacità di far sparire i peni. Smith, nel suo Malleus Maleficaru, parla di tre casi in cui le streghe avrebbero privato degli uomini del loro pene. Le streghe “sono in grado di portar via l’organo sessuale maschile, non togliendolo fisicamente, ma nascondendolo con qualche trucco di magia”. Il terzo caso riguarda il fenomeno delle streghe che eviravano gli uomini per conservare i loro peni come degli animali domestici da nutrire e coccolare.
4. I bambini non provavano dolore
I medici pensavano che il cervello dei bambini non era così sviluppato da poter sentire il dolore. I bambini venivano infatti sottoposti alle operazioni senza anestesia. Le urla? Erano solo dei capricci.

5. I rifiuti corporali venivano lanciati fuori dalle finestre
Camminare per le strade strette e tortuose di una cittadina nel Medioevo, significava incappare in qualunque genere di rifiuto, dai cadaveri di animali morti, agli scarti di ogni tipo, dallo sterco di animali, agli escrementi umani.

Gli statuti comunali cercarono di rivolvere questa situazione di degrado con dei paletti regolamentari. I lanci vennero vietati durante il giorno, ed erano consentiti soltanto dopo il terzo suono della campana serale, e bisognava urlare degli avvertimenti prima di gettare rifiuti o svuotare i vasi da notte. Solo in caso di pioggia si poteva lanciare gli escrementi umani dalla finestra, senza avvisare.
I comuni del Nord e Centro Italia provarono a sancire norme di convivenza civile, al fine di migliorare le condizioni igieniche e anche il decoro cittadino.
6. Il sangue dei gladiatori poteva curare l’epilessia
I medici del Medioevo credevano che il sangue dei gladiatori potesse curare le convulsioni dei malati di epilessia e, per questo motivo, somministravano il sangue dei combattenti morti ai loro pazienti, per via orale.

7. I castori in realtà erano dei pesci
Le persone durante il Medioevo, credevano che i castori appartenessero alla famiglia dei pesci, e che quindi la loro carne poteva essere mangiata durante la Quaresima.

8. Esisteva il demone che controllava gli errori ortografici
Titivillus era il demone degli errori ortografici, che raccoglieva tutti gli errori commessi dai monaci durante la scrittura, per poi tirarli fuori nel momento della loro morte per ostacolarne l’ingresso in paradiso.

Il Medioevo è un periodo storico ricco di avvenimenti, credenze assurde, e anche pratiche funerarie particolari, come quella dei Putridarium.
Fonte immagini: Wikipedia.