A ognuno il suo sogno, a ognuno il suo corpo
Il sogno è un’esperienza soggettiva e irripetibile: ognuno ha il suo sogno e nessuno vi può assistere né può riviverlo. Lo si può eventualmente raccontare tramite le parole che descrivono dei simboli. Oggetti, persone, animali, colori: tutto viene letto in maniera metaforica. Anche il nostro corpo.
Lo si può considerare l’involucro dell’anima o una mera forma che ci identifica e che ci accompagna dalla nascita alla morte. In ogni caso, anche il nostro corpo, come i nostri sogni, è irripetibile. E, come i nostri sogni, è ricco di simboli. Scopriamo allora cosa significa sognare, ad esempio, la bocca, o il naso, o le gambe. Ci stupiremo nel vedere che, dietro ogni parte del nostro corpo, c’è un mondo incredibile.
Ho perso la testa per te
Nelle trame oniriche l’ho sentita raccontata in tantissimi modi: dentro una borsa, per terra rotolante, in mano, enorme o minuscola, dolorante o bloccata. Nel mondo reale la testa si trova in cima al corpo, ha la forma sferica, e contiene il cervello (chi più chi meno dai…).
La testa è collegata al Sole, Platone l’ha paragonata a un microcosmo, Artemidoro ne ha fatto invece il simbolo del padre. Per Freud, lo possiamo ben immaginare, è un simbolo fallico. Nelle mitologie e nelle leggende si trovano spesso divinità e creature policefale, dove ogni testa rappresenta particolari manifestazioni dell’essere: le tre teste di Ecate, le tre (ma anche le cinquanta o le cento) di Cerbero, guardiano dell’Ade, a indicare dei molteplici aspetti dell’universo infero.
Le due teste di Giano, una rivolta in avanti verso il futuro l’altra all’indietro a guardare il passato. Nei sogni la testa rappresenta il principio attivo del fare. Se si sogna la propria testa, quest’immagine può suggerire il desiderio o, al contrario, la resistenza a compiere delle scelte. Se appare staccata dal corpo può indicare una sottovalutazione dell’io mentale, o il desiderio di mutamenti radicali o, ancora, la necessità di ‘staccare la spina’ per i troppi pensieri o per la troppa razionalità.
Hey occhi blu

L’occhio è considerato simbolo della conoscenza. Nell’antico Egitto era un simbolo sacro, lo si trova raffigurato in numerose opere d’arte, spesso era usato per ornare i sarcofaghi e in tal modo permettere ai defunti di seguire, nella loro condizione di immobilità, lo ‘spettacolo’ del mondo. La sua funzione è duplice (riceve le immagini ed emette lo sguardo) e proprio per questo l’occhio ha la facoltà di veggenza e quella della conoscenza sapienzale.
Nel Bhagavadgità e nelle Upanishad gli occhi sono identificati con il Sole e la Luna, mentre nel taoismo l’occhio destro (il Sole) corrisponde all’attività e al futuro mentre l’occhio sinistro (la Luna) indica la passività ed il passato. Dall’unione di queste due simbologie nasce la concezione del terzo occhio che simboleggia la conoscenza del Supremo e del Divino.
Jung collega l’occhio alle mutazioni alchemiche. Per Freud l’occhio rappresenta l’ovaio, dunque la fecondità: la pupilla, che significa etimologicamente ‘bambina piccola’, secondo il pensiero freudiano è il feto nel grembo materno (nell’occhio altrui la propria immagine si specchia rimpicciolita). Se sogniamo d’aver male agli occhi o di perdere la vista l’inconscio ci sta forse avvisando su possibili errori di valutazione.
Sognare di avere una vista particolarmente acuta è una sorta di ‘raccomandazione’ dell’inconscio a superare dubbi e indecisioni. Quanto agli sguardi che notiamo e ci colpiscono nel sogno, essi possono indicare il timore di essere giudicati e, a seconda della figura onirica da cui provengono, illuminarci sui sensi di colpa.
Bocca: mangia, bacia, parla

La simbologia della bocca si collega alle sue funzioni: nutrirsi, respirare e parlare. Nell’antico Egitto ai morti veniva praticata ‘l’apertura della bocca’, così che potessero dire la verità dinnanzi al tribunale degli Dèi e potessero ricevere il cibo divino. Nei sogni Freud la collega alla verità e alla menzogna, al principio del piacere, collegandola al sesso orale.
Non è comune sognare la bocca, perlomeno a sé stante. La si sogna invece nelle sue funzioni: mangiare, baciare, parlare. Proprio in base alla funzione che sta svolgendo si deve ricercare il significato del sogno: se, ad esempio, non riusciamo a darle fiato significa che non riusciamo ad esprimere ciò che pensiamo, che non riusciamo a ‘dare voce’ o a farci ascoltare.
Con le unghie e con i denti
I denti sono un simbolo molto presente (e temuto) nei sogni. Si sogna di perderli, si sognano dolenti, o che vengono strappati. Analogicamente alla loro funzione, i denti rappresentano il desiderio di possedere, introiettare, triturare, distruggere. Sono collegati alla forza vitale nel suo senso più concreto, all’aggressività, alla virilità secondo Freud. La perdita immaginaria nel sogno va vista come l’aspirazione a superare la violenza e gli eccessi quindi come un suggerimento dell’inconscio a maturare.
Vivo sempre insieme ai miei capelli
I capelli sono un ingrediente ritenuto indispensabile in numerosi riti e formule magiche. Il potere attribuito alla capigliatura deriva da un’estensione analogica: essa è sempre stata considerata simbolo di forza vitale. Taglio e acconciatura sono stati collegati a seconda delle epoche e delle civiltà alla casta, alla condizione sociale e religiosa.
La perdita di capelli in sogno è legata a un significato di depauperazione, come se il sogno annunciasse un calo di vitalità, ma la perdita dei capelli è anche dovuta ad un inconscio timore di esser defraudati di qualcosa cui si tiene. Vedersi con dei capelli di un colore diverso dal proprio è un segnale di insoddisfazione o indica la voglia di cambiamento.
Con le mani sbuccio, le cipolle
Il simbolismo delle mani è uno dei più vasti: indica l’attività (metter mano a un’opera), il possesso (tener in mano, cadere in mano), la giustizia (la mano di Dio o dello Stato), il potere (nelle cerimonie feudali il vassallo rendeva atto di sottomissione al suo sovrano ponendo le proprie mani in quelle di quest’ultimo). Le mani indicano anche il trasferimento di potestà (chieder la mano della sposa) e quello dell’energia (imporre le mani)oppure il saluto (agitar le mani), l’aiuto (le mani tese).
E ancora: si benedice con la mano destra, si maledice con la sinistra, ci si lava le mani per rifiutare una responsabilità (vedi Ponzio Pilato nel giudicare Gesù) oppure per purificarsi (nelle cerimonie religiose e nei riti magici di tutti i tempi). Le mani congiunte significano preghiera, atteggiate a coppa significano amore, con le palme aperte e rivolte verso l’alto ringraziamento, puntate orizzontalmente con l’indice teso accusa.
Nelle immagini oniriche le mani compaiono come parti delle persone cui appartengono, ci sono casi in cui tuttavia compiono gesti contrastanti con gli atteggiamenti delle persone stesse e, in questi casi, il contrasto può rivelare la contraddizione tra i sentimenti provati dall’io consapevole e quelli dell’inconscio.
Una mano di cui, per esempio, nella vita da svegli conosciamo le carezze, se in sogno la vediamo schiaffeggiarci non va riferita a un’intenzione altrui, bensì alla nostra percezione inconscia del rapporto con la persona evocata in sogno. Mani ignote che ci blandiscono o al contrario ci colpiscono, che si posano lievi o si stringono feroci, rappresentano simbolicamente il modo in cui, in quel periodo o in quel momento, viviamo il contatto con il prossimo.
Il simbolo va quindi contestualizzato e letto nell’insieme del sogno. Anche per quello che riguarda le parti del nostro corpo che, ovviamente, non si esauriscono qui: piedi, naso, orecchie, gambe, sedere….ogni parte del nostro corpo ha un messaggio ben preciso che il nostro inconscio vuole inviarci e che non è sempre quello che immaginiamo.