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Ye West e i suoi arretrati
Difficilmente non si è mai sentito parlare di Kanye West, ora chiamato solo ‘Ye’.
Un artista di un livello incredibile, con produzioni per i più grandi artisti esistenti e tra i volti più rivoluzionari del mondo hip hop.
Una discografia variegata, con sperimentazioni e grandi classici che si uniscono.
Consiglio, per capire al meglio un artista che da solo ha creato una sua immagine e ha avuto un impatto così grande di recuperarsi il documentario ‘jee-yuhs’ in cui si spiega tutta la carriera e le fatiche dell’artista, e anche il suo crollo negli ultimi anni.
Superare una linea
Probabilmente, infatti, non avete sentito parlare di Ye per i suoi meriti musicali, ma per quanto costantemente gli graviti attorno.
Il bipolarismo, con un esposizione mediatica così intensa (ampliata dal matrimonio con una delle più grandi influencer al mondo: Kim Kardashian) sfocia in una serie di atteggiamenti e affermazioni assurde, compromettendo l’arte di Ye stesso.
Insomma, spesso e volentieri Ye si ritrova a essere senza filtri, con complessi da divinità che lo fanno criticare tutto e tutti, come quando, in un video su twitter ha urinato su una statuetta dei Grammy Awards.
Ma fino a che rimaneva tutto unicamente su un piano di “Quanto dice può essere corretto ma sbaglia il modo”, le critiche potevano solo rimanere tali, senza grosse ripercussioni sulla sua immagine che non fossero simpatie e/o antipatie del pubblico.
La malattia e ciò che comporta
Ma purtroppo non è rimasto tutto su affermazioni dubbie.
Ye, dopo la separazione dalla moglie, ha avuto un peggioramento della malattia e un conseguente peggioramento nelle sue affermazioni.
Nessuno è rimasto illeso: chiunque lo conosca fino ad arrivare al nuovo compagno di sua moglie, Pete Davidson.
Inoltre tutto questi comportamenti nei confronti delle persone a lui vicine sono sempre state rese pubbliche dallo stesso Ye, in una sorta di diario con affermazioni brutali lasciato su tutti i suoi social, dove nessuno è al sicuro.
Un diario di pensieri che ha comportato addirittura il post di frasi antisemite, che l’hanno portato a terminare la propria collaborazione con enormi brand come Adidas.
Un fenomeno mediatico
Ma i segnali della sua malattia, della sua mancanza di coerenza sono stati chiaramente visibili nel tempo, per quale motivo solo ora, davanti ad affermazioni raccapriccianti si è deciso di allontanarlo dai social?
Sono state decisioni recenti infatti, quello di bloccare dal postare account di Ye su Twitter. Su Instagram invece, è stato bloccato per periodi ma ora è di nuovo autorizzato a postare.
Dovevamo veramente arrivare al punto di non ritorno affinché venisse fatto qualcosa? Soprattutto pensando come da solo lui non possa effettivamente farci nulla, essendo malato.

Finché se ne parla
Ovviamente Ye non poteva essere così facilmente taciuto: i milioni di fan volevano sapere cosa avrebbe detto, tutti volevano rispondere a quanto lui dicesse, tutti volevano ricondividere i suoi folli pensieri.
E la domanda rimane una: questa è espressione del libero pensiero o lo sfruttamento della malattia di un miliardario per creare più utile grazie al traffico social costruito da lui stesso?
La prima viene subito smentita, se ora è stato cancellato, vuol dire che ha superato una linea che ovviamente sapevano/sapevamo avrebbe superato. Saremmo noi nel torto a dire il contrario.
Dove ci si può spingere per il guadagno?
La seconda quindi fa accapponare la pelle.
Abbiamo veramente bisogno di vedere una persona diventare vittima di sé stesso per essere intrattenuti? Per discutere sul perché abbia torto?
Credo sinceramente di no, che ci stiamo spingendo involontariamente verso orrori che non possiamo immaginare.
E mi auguro che Ye stia meglio presto, da poter vivere tranquillamente.
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