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Emma Marrone eroina moderna
Sono gli anni ’20 del XXI Secolo, l’uomo è sbarcato sulla luna già da alcuni decenni, l’era digitale è ormai pienamente avanzata, molti diritti sono stati acquisiti, eppure…eppure si sente che manca qualcosa. In una società che è stata governata per secoli da un modello patriarcale, in alcuni strati e sottostrati si respira ancora quell’aria del “si ma”. Sono quei “si ma” rivolti alle donne forti, alle donne che hanno il coraggio di andare controcorrente, che hanno sdoganato nuovi modelli probabilmente non pienamente accettati.
La storia è segnata da figure femminili tenaci, eroine e non, che hanno ribaltato la locuzione di “sesso forte”. La musica non ne è esente. Per noi una figura femminile moderna degna di questo parterre è Emma Marrone.

Classe 1984, verve da combattente, una voce profonda, fa il suo esordio nel panorama musicale italiano partecipando al talent Amici di Maria De Filippi. Di lì in poi una carriera in ascesa costellata da successi, collaborazioni importanti e una vittoria al Festival di Sanremo. Si è sempre contraddistinta per la sua energia e carica comunicatrice che ha messo a servizio non solo della musica ma anche di tante battaglie a favore dei diritti, facendosi promotrice non solo nel nome di una moda del momento ma con la convinzione di chi crede davvero in ciò che sta difendendo.
Il segreto del suo successo
Genuinità. E’ questa la chiave del successo di Emma che senza troppe costrizioni è riuscita a farsi amare da un pubblico fedele che ormai la accompagna da oltre un decennio. Prerogativa che mette le basi a una carriera longeva e molto lontana dal pericolo dimenticatoio. La spontaneità non si compra, non si apprende ed è il gancio più naturale che possa esserci per entrare nel cuore delle persone.
Sante o p*ttane
Una donna a difesa delle donne. Da sempre al centro delle sue battaglie, si è schierata più volte contro violenze e ingiustizie. Recentemente l’abbiamo vista protagonista del concerto a Campo Volo “Una, nessuna, centomila” dove dal palco ha lanciato uno dei più potenti discorsi che potessero essere pronunciati. Ed è proprio in quell’occasione che un certo tipo di stampa ha perso il buongusto di tacere su di una tematica assai delicata come quella della violenza sulle donne, definendo l’evento una “profanazione per mano femminista“. Affermazione che non è passata inosservata agli occhi di Emma, e segno che c’è ancora molto da fare nonostante i cosiddetti “tempi moderni”.

La scomparsa di papà Rosario
Pochi giorni fa è venuto a mancare una delle figure più importanti per Emma, quella di papà Rosario. Sostenitore della cantante sin dall’inizio, l’aveva sempre incoraggiata a inseguire il suo sogno e ha raccolto con orgoglio i successi ottenuti dalla figlia. Anche lui musicista, aveva trasmesso a Emma questa linfa vitale. Li univa quindi la passione per la musica ma anche un forte legame di complicità tra padre e figlia. Siamo sicuri che Emma continuerà il suo percorso artistico con la consapevolezza di avere sempre a fianco a sé papà Rosario. A lei rinnoviamo la nostra vicinanza in un momento tanto difficile.
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