Grandi novità sul caso “Uomo Vitruviano”
A Firenze nel XIV e nel XV secolo, la letteratura, la filosofia e le arti dell’antichità greco-romana, godevano di grande importanza. Un periodo caratterizzato da progresso, crescita individuale e spirituale dell’uomo. Da qui nasce il termine “Rinascimento”. Un movimento di pensiero basato sul ritorno agli antichi testi come modello di vita, di scrittura e di pensiero, con la sua “Scuola Napoleonica”, dove la fede nell’uomo e nella scienza facevano da faro nell’immenso oceano della conoscenza. Guidata dalla famiglia dei Medici, Leonardo da Vinci fu il rappresentante più illustre e l’Uomo Vitruviano è l’opera più emblematica di questo fiorente periodo storico.
L’ultima scoperta sull’Uomo Vitruviano
Annalisa Di Maria, esperta di Leonardo da Vinci, e Jean-Charles Pomerol, professore emerito di matematica che ha presieduto all’Università Pierre e Marie Curie di Parigi, hanno fatto un’importante scoperta che ha permesso agli studiosi di sollevare i misteri legati a questo meraviglioso disegno.

Leonardo è stato fortemente ispirato dai filosofi greci. Essi sostenevano che una creazione artistica, di suprema bellezza, diventa il legame tra la terra e il cielo, e permette di avvicinarsi al Divino. Leonardo ha quindi immaginato un uomo di proporzioni perfette, a simboleggiare l’avvento dell’uomo nuovo, un Uomo universale in cui arte, scienza, filosofia e fede sono un tutt’uno. Per raggiungere questa perfezione divina, utilizzò la matematica e la geometria.
Questa importante scoperta conferma l’ipotesi che Leonardo da Vinci ha utilizzato delle misure universali per realizzare i suoi disegni, e raggiungere la perfezione.
Le teorie che hanno ispirato Leonardo
L’uomo vitruviano trova la sua ispirazione nelle teorie esposte da Vitruvio nel suo trattato di architettura. Quest’opera rimane l’unica testimonianza teorica dell’architettura e dell’ingegneria dell’antica Roma diventata un riferimento per molti architetti come Mariano Di Jacopo e Di Giorgio Martini.
Vitruvio sviluppò un sistema di proporzioni misurabili per il corpo umano, in modo che i costruttori potessero utilizzarlo come fonte d’ispirazione, per calcolare le dimensioni delle proprie costruzioni.

L’Uomo Vitruviano è composto da forme geometriche, un quadrato e un cerchio, che hanno anche valenza simbolica (il cielo, la terra, il microcosmo e il macrocosmo) e simboleggiano l’unione tra i due mondi. Anche i segmenti che si riferiscono al corpo umano teorizzano il rapporto dell’uomo con l’architettura, e rivelano la ricerca di un mistero aldilà dell’uomo stesso.

Le somiglianze con il cavallo divino
La matematica Nathalie Popis insieme a Pr. Jean Charles Pomerol, hanno scoperto che il disegno di Leonardo è basato sul rapporto Aureo, così come il cavallo scoperto di recente. Il disegno è inquadrato in due rettangoli aurei, il diametro e la posizione del cerchio sono stati meticolosamente calcolati per ottenere la perfezione.

Annalisa Di Maria ha evidenziato come questo rapporto divino appare anche all’interno del disegno, oltre che nel suo corpo. Una scoperta che mette ancora più in risalto l’incredibile spirito scientifico di Leonardo e il pensiero del Rinascimento.

Se si sovrappone il disegno del cavallo su quello dell’Uomo Vitruviano, si può notare come gli arti sono posizionati allo stesso modo. L’ombelico dell’uomo è al centro del cavallo. L’animale ha anche uno zoccolo appoggiato sul cerchio dove il suo ginocchio si interseca con quello dell’uomo. Un altro zoccolo è posto sul quadrato, attaccato al piede dell’Uomo Vitruviano (vedi frecce 1,2 e 3). Il taglio del corpo di Vitruvio, che Leonardo ha sottolineato con segmenti, divide le membra dell’uomo ed è allo stesso posto delle membra del cavallo (testa e collo, busto, coscia e ginocchio tratteggiati).

Il genio di Leonardo, soprannominato “Il nuovo Fidia“, “Il maestro della geometria nel disegno” e considerato anche “Il Platone” del Rinascimento, non finirà mai di stupirci con la sua profondità d’animo e il suo incredibile talento.