Da Bergamo alla capitale li sentite gli angeli?
Roma e Atalanta solitarie davanti a tutti, dopo la quarta giornata di andata della Serie A. Una coppia atipica, sicuramente. Che lascia fuori Milan, Inter e Juventus. Sicuramente difficile pronosticarla nel precampionato. Con “Le cose ormai andate e quelle ancora da fare”, come canta Gianni Morandi ne ‘La ola‘, le due squadre ragionano già da grandi.

Entrambe hanno dimostrato il loro valore in due sfide di diversa entità. Il team della capitale ha battuto un Monza che, come la Cremonese, resta sul fondo della classifica con 0 punti. Quello bergamasco deve ringraziare qualche episodio favorevole contro un Torino davvero in un buon stato di forma, come non si vedeva da qualche stagione.
Annalisa è bellissima, le milanesi un po’ meno
Con una doppietta in poco più di mezz’ora di Dybala – che taglia così il traguardo delle 100 reti in Serie A – e un gol di Ibanez, la Roma vola in testa alla classifica, sbarazzandosi 3-0 del malcapitato Monza. E Mourinho canta con Annalisa in ‘Bellissima‘, “Ho fatto i salti mortali oh oh oh”. La squadra allenata da Stroppa si deve accontentare del maggiore possesso palla (almeno nella prima frazione), ma non è mai riuscita ad impensierire la porta giallorosa. Inevitabile la quarta sconfitta consecutiva.

Due calci di rigore e una bomba da venti metri, per la tripletta di Koopmeiners (decisivo anche nello scorso turno, 4 gol in 4 giorni) che vale il primo posto dell’Atalanta, che batte il Torino per 3-1. Per i granata (in testa fino alla passata giornata) gol della bandiera di Vlasic, comunque giocano bene ma il palo e la traversa (Seck e Linetty) bloccano la possibilità di ristabilire il match. Una gara con la lacrimuccia, quella per l’addio di Ilicic all’Atalanta, con i tifosi che possono cantare con Annalisa in ‘Bellissima’, “Dove vai te ne vai”.
L’inizio drammatico di un’altra lombarda, passa però dalle maglie dell’Inter. Contro i nerazzurri, la Cremonese si dimostra spavalda, approfittando magari del turnover di Inzaghi, ma poi cede 3-1 (reti di Correa, Barella e Lautaro per i milanesi sempre a -1 dalla testa, a cui risponde Okereke).
Pyrex e Rkomi: caro Allegri faremmo di tutto per averti
Girandola di nuovi volti anche per il Milan, ma la formula non funziona e se non fosse per il Maignan, che para il rigore a Berardi e salva lo 0-0, i rossoneri cederebbero sul campo del Sassuolo. Vince ma non convince invece la Juventus, povera nel gioco e nelle idee. Allo Stadium un buon Spezia, che però è poco pericoloso nelle finalizzazioni, perde 2-0. Colpa di Vlahovic in avvio e Milik allo scadere, due lampi in una prova opaca, che non può far contento Allegri che però dovrebbe cantare con Pyrex e Rkomi in ‘Per averti‘, “Ho, ho, ho paura di cambiare”.

Fallisce un rigore (fa centro, ma l’arbitro non aveva fischiato, ripete e sbaglia) ma poi si rifà superando il portiere avversario con un gran gol Colombo, che risponde così al vantaggio del Napoli con Elmas. Nell’1-1 col Lecce (al primo punto in classifica) tante occasioni dei partenopei soprattutto nella ripresa, ma la diga Falcone regge e così Spalletti perde punti preziosi nella corsa, che canta con Pyrex e Rkomi in ‘Per averti’, “Ma proprio non riesco a dare tempo al tempo”.
Festeggia la Sampdoria per il suo primo gol, realizzato tra l’altro nel recupero e che fissa l’1-1 con la Lazio a Marassi. A Immobile, che raggiunge a quota 184 reti in Serie A come il grande Batistuta, replica Gabbiadini, così Sarri non riesce ad agganciare i cugini in vetta.
Quentin40 guarda sotto e trova delle sorprese
L’1-1 con l’Empoli, in vantaggio nel primo tempo con Baldanzi, lo sigla Kallon. Nel frattempo proprio l’autore del vantaggio sul Verona era uscito dopo essere stato colpito duro più volte dagli avversari. Due giovani alla prima marcatura in Serie A. Baldanzi sarà utile in ottica nazionale maggiore e qualche grande squadra si accorgerà presto di lui e a quel punto, il ragazzo canterà come Quentin40 in ‘Guardare sotto‘, “Spunterà la gente a darmi pacche sulla spalla”.

Protestano i viola quando Beto realizza il gol del vantaggio per l’Udinese, ma per l’arbitro Deulofeu, che gli passa il pallone, non commette fallo su Venuti. Comunque la Fiorentina di Italiano, portavoce del bel gioco, in realtà costruisce davvero poco. La sconfitta per 1-0 è meritata.
Nel pari per 1-1 del Bologna con la Salernitana, il terzo gol stagionale (su rigore) di Arnautovic a cui risponde per i campani Dia nel finale. Per i rossoblù ancora in stand-by la prima vittoria di questo campionato, ma con la forza (anche morale) che Mihajlovic infonde al gruppo, la squadra può andare avanti, cantando come Quentin40 in ‘Guardare sotto’, “Anche se c’è il vento contro, anche se non è giornata”.