Caricamento...
Emis Killa, ancora?
Non c’è niente da fare.
A quanto pare non riesco a tenere Emis Killa lontano dall’Antitesi.
Contando che i primi prototipi della mia amata rubrica sono stati appunto su di lui, forse è il contrario.
Insomma, se Emis Killa non esistesse questa piccola parte di Where Magic Happens non avrebbe mai visto la luce: a voi le conclusioni se questo sia un bene o un male.
Riccione e i “maranza”
Ora, tolta la doverosa premessa, non credo di dover spiegare chi sia Emiliano Giambelli, in arte Emis Killa.
In breve, un rapper di Milano, classe ’89, con numerosi album e mixtape all’attivo e un enorme numero di certificazioni sulle spalle.
Un vero e proprio peso massimo della scena.
Passiamo quindi al motivo per cui lo ritroviamo.
Tutto nasce da un tweet apparentemente innocuo di Emis, dove denunciava come Riccione si fosse riempita di microcriminalità, e di come fosse impossibile farsi una normale passeggiata arrivata la sera.
Tanto per rimanere in tema, Riccione è diventata Marsiglia comunque. Una volta i giovani andavamo li a divertirsi, le famiglie anche. Ora dopo le 18:00 se sei un bravo ragazzo devi avere paura a farti una passeggiata sul lungomare. Le manganellate nelle ginocchia ci vogliono.
— Emis Killa (@RealEmisKilla) August 21, 2022
Un ulteriore denuncia sulla situazione dei “maranza”, o così definita la sempreverde violenza giovanile, che cambia nome ogni decennio.
(Non credo infatti ci siano particolari differenze con quelli che una volta erano chiamati ‘Teddy Bears’ negl’anni ’50)
La strumentalizzazione della Lega
La storia ha incominciato subito a fare discutere, tra persone concordanti nonostante la fonte: non era lo stesso Emis Killa a essere uno “zanza” in gioventù?
Nonostante questo, nientemeno che il partito italiano della Lega ha utilizzato le parole del rapper di Milano per la propria campagna elettorale, mettendo in piena crisi l’artista, che ha preso le distanze dal post del partito ma non dalle sue parole.
Insomma, in men che non si dica Killa si è ritrovato a dover difendere le sue parole e anche i suoi intenti nel dirle.

La difesa di Riccione
Ovviamente, dopo le strumentalizzazioni arrivano le critiche, che non si sono fatte aspettare: DJ Ralf ha infatti creato il seguente post in risposta ai commenti del rapper:

Il post ha creato un’altra onda mediatica, con un enorme numero di persone che difendevano Riccione e molti che attaccavano Emis KIlla, accusandolo di non sapere come sia realmente la vita nella città.
Emis Killa e i commenti negativi
L’artista di Milano non è stato però a guardare tutto questo, decidendo di partecipare attivamente alla conversazione e chiedendo ai suoi follower di fare altrettanto.
L’invito era di spiegare il proprio punto a DJ Ralf, difatti i primi commenti in risposta al di sotto del post presentavano una forma corretta, oltretutto con partecipazioni celebri come Random e Nerone, che hanno deciso di esporre il loro pensiero scrivendolo come commento.
E fino qui, tutto bene: sembrava quasi un miracolo di internet.
Persone che si rispettavano vicendevolmente per le proprie idee, che scambiavano punti di vista senza scaldarsi o alzare i toni.
La facile degenerazione
La situazione però è sfuggita di mano quando la modella Chiara Scelsi ha scritto una battuta poco felice sul rapper, la cui risposta non è tardata ad arrivare.
Un degenero pesante, che è continuato nelle storie di Emis, dove ha continuato a lanciare epiteti sessisti nei confronti della ragazza.
Un completo fallimento quindi di quanto si fosse ripromesso all’inizio, di mantenere delle risposte garbate e senza scadere nel facile insulto.
Ovvio, non nascondo come davanti a un “uccidi la tua carriera” pochi sarebbero rimasti impassibili, ma Killa ha evidentemente tirato troppo avanti l’offesa, arrivando a dire che la ragazza abbia ottenuto il suo successo solo attraverso i suoi rapporti con Wayne, membro della Dark Polo Gang.

Nulla di buono per nessuno da questo
Incredibilmente, nulla di tutto questo sembra aver avuto un senso o un lato positivo.
Un’uscita dalla dubbia utilità è stata prima strumentalizzata, poi criticata e infine è esplosa in una serie di insulti.
Chiudendosi tutto questo con la rimozione della maggior parte dei commenti e delle interazioni successe.
Insomma, vero che non esiste cattiva pubblicità, ma non si sta forse esagerando?
Caricamento...