Anna Tatangelo racconta Anna Zero e viceversa
Cara Anna,
è vero, a volte le parole possono essere di vetro, e il vetro è capace di tagli profondi. Lo racconti tu stessa in Anna Zero, l’album della maturità, l’album in cui ci hai detto chi sei veramente; quell’album che, come un vaso di pandora, si rompe facendo uscire tutto il dolore accumulato nel corso degli anni. Troppo facile sparare a zero su un’anima fragile, è la frase che racchiude l’essenza di questo lavoro che sembra essere il frutto di una profonda analisi sulla tua persona. Già, perché in pochi hanno capito che dietro le mille immagini che ci hai mostrato si nascondeva in realtà una personalità fragile come il cristallo, rimasta sempre in silenzio per far parlare gli altri.

Ma qualcuno ha detto che la fragilità del cristallo non è una debolezza, ma una raffinatezza. E la tua raffinatezza l’hai dimostrata non cedendo mai alle provocazioni subìte e rispondendo solo anni dopo con l’unico mezzo con il quale era necessario rispondere: la musica.
Chi è Anna Tatangelo
Sottoposta per troppo tempo a una gogna mediatica che spesso ha rasentato il ridicolo. Una vita privata consegnata alle luci della ribalta e a volte non per scelta, criticata per ogni sua mossa, per ogni parola pesata, non ha mai avuto il giusto riconoscimento per le doti canore oscurate da fatti che catturavano maggiormente l’attenzione. Cresciuta troppo in fretta in un tritacarne dal quale si è dovuta difendere per non esserne inghiottita completamente.
Personalità fragile quella di Anna, ma forte allo stesso tempo come solo le donne sanno essere. Si è più volte celata dietro le maschere della sensualità, arma a doppio taglio che da un lato esalta la bellezza e dall’altro mostra un’immagine solo apparente. Una sensualità che però, non nascondeva quel velo di malinconia che l’ha più volte caratterizzata in alcuni momenti della sua vita.

L’album del riscatto
Un lavoro discografico che rompe con il passato e che apre le porte a una nuova lady Tatangelo. Si mostra sincera Anna, e si racconta intimamente attraverso melodie diverse. La foto di copertina è un chiaro segnale di rinascita che la smarca da quel passato in cui probabilmente è sempre voluta apparire più grande di quello che era. Come una fenice che risorge dalle proprie ceneri coperta solo di una polvere d’oro, si mostra al nuovo mondo che la sta battezzando una seconda volta.
Un album di collaborazioni, costruito su feat insoliti per quella ragazza di periferia che eravamo abituati a vedere sul palco di Sanremo con canzoni cucite per la kermesse più istituzionale della musica italiana. Qualcuno sostiene che Anna Tatangelo sia l’occasione mancata del pop italiano, e forse quest’album è un primo tentativo di agguantare quello status che non è riuscita a cogliere fino ad ora. Staremo a vedere cosa ci riserverà in futuro.
Anna ha pagato “la colpa” di essere bella?
Uscita definitivamente dalla gogna mediatica del passato, Anna rimane tutt’oggi un personaggio assai discusso. Accusata di apparire troppo sui social e mostrare eccessivamente la sua bellezza, ogni uscita pubblica rimane oggetto di “dibattito”. Un dibattito piuttosto sterile. Oggi però, ha una consapevolezza diversa che la contraddistingue, acquisita con la solida corazza costruita nel tempo. E incurante dei commenti che può più o meno suscitare, mostra la sua bellezza che tanti le invidiano.
Ricordiamoci sempre che dietro a ogni critica, a ogni parola fuori posto, a ogni giudizio gratuito, può nascondersi un macigno che pesa sul cuore delle persone. Ti chiediamo scusa Anna, per essere finita più volte in tritacarni ingiusti. Tu continua a splendere.