studio sul cavallo leonardo da vinci

Le opere di Leonardo Da Vinci: scoperto un nuovo disegno

Un'altra meravigliosa scoperta del Maestro fiorentino

di Daniela Castiglia

Leonardo continua a stupire con i suoi magnifici disegni. È stato scoperto in una collezione privata francese un disegno a doppia faccia di un cavallo ideale, appartenente alle opere di Leonardo da Vinci. La scoperta è stata presentata il 9 giugno 2022 durante una conferenza al Parlamento Europeo a Roma. Un disegno che racchiude tutti gli anni di studio che Leonardo dedicò ai cavalli, che amava profondamente. Nessuno durante il Rinascimento era in grado di dipingere e disegnare questo animale meglio di lui.

I disegni dedicati ai cavalli nelle opere di Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci voleva raggiungere la perfezione. Era alla ricerca di un cavallo dalle proporzioni perfette, il “cavallo ideale”, per poter sviluppare la scultura in memoria di Francesco Sforza. Nonostante i numerosi tentativi di ricostruzione, la rappresentazione della scultura è ancora sconosciuta.

opere di leonardo da vinci, lo studio sui cavalli

Questa scoperta mette in luce il genio di Leonardo e la sua impareggiabile padronanza dell’uso della matematica, strumento essenziale per raggiungere la perfezione.

opere di leonardo da vinci, lo studio sui cavalli

Annalisa Di Maria, studiosa esperta di Leonardo da Vinci e membro del Consiglio Direttivo del Centro Unesco di Firenze, spiega l’importanza del neoplatonismo fiorentino, e di come il Maestro sia stato fortemente ispirato dagli antichi filosofi greci come Platone. Leonardo condivideva l’idea del “sublime conduce al bene”, cioè di come le belle creazioni artistiche potessero avvicinarlo al divino.

Leonardo da Vinci era un grande umanista e si circondò di grandi Maestri, esperti in campi diversi. Studiò le loro conoscenze, le applicò e le approfondì attraverso i suoi studi.

I suoi disegni e i suoi schizzi, così diversi tra loro, sono il contributo più ricco che ci ha lasciato.

L’incontro di personaggi come l’architetto Giorgio Martini, che prima di lui aveva studiato l’Uomo Vitruviano, e il monaco matematico Luca Pacioli, a cui illustrò la “Divina proporzione”, sono stati fondamentali per il suo sviluppo creativo. Per Pacioli Leonardo era il Maestro della geometria nel disegno e nessuno lo eguagliava.

L’Uomo Vitruviano è un meraviglioso disegno che riflette gli anni di studio di Leonardo e l’immensità del suo genio. Disegnato con meticolosità, come se fosse un architetto, con complessità e ingegno.

opere di leonardo da vinci, l'uomo vitruviano

Il meticoloso studio dei cavalli di Leonardo da Vinci

Leonardo riusciva a portare in vita il soggetto che disegnava, dandogli quello slancio vitale e quell’espressività, che lo distinsero dai suoi colleghi e che ancora oggi ci stupisce. Nel disegno si esprime con grande delicatezza attraverso una linea precisa e riesce a conferire una “vibrazione sfumata” per valorizzare i muscoli del cavallo. I contorni sono accentuati per evidenziare i volumi e le ombre.

Jean-Charles Pomerol, professore di matematica e consulente presso l’Università Pierre e Marie Curie/CNRS, spiega quanto sia sorprendente e complesso da un punto di vista matematico, la suddivisione del disegno del cavallo in più rettangoli d’oro elaborata da Leonardo.

opere di leonardo da vinci, lo studio sul cavallo

L’intero corpo del cavallo è suddiviso con precisione in rettangoli d’oro per ottenere armonia e perfezione. Questo disegno esprime tutta la sua passione per la geometria.

Il disegno è realizzato con meticolosità per ottenere le giuste proporzioni, attraverso l’uso di forme geometriche.

Secondo le testimonianze di Giorno Vasari e Giampaolo Lomazzo, Leonardo da Vinci ha creato un trattato sull’anatomia del cavallo, che ad oggi però è ancora sconosciuto. La maggior parte dei disegni sui cavalli risalgono alla fine degli anni 1480 e 1490, ma continuò la sua ricerca facendo confronti anatomici tra uomo e cavallo, e anche con altri animali.

Si concentrò sulla muscolatura, sulle vene e sulle pieghe cutanee, prendendo spunto da diversi tipi di cavalli per crearne uno immaginario, perfetto.

Grazie a diverse analisi scientifiche al carbon 14, il Dott. Stefano Fortunati, esperto di datazione della carta e documenti antichi, e il Dott. Silvio Balloni, curatore della Collezione Ginori a cui appartiene lo studio scoperto, hanno confermato l’appartenenza del disegno del cavallo a Leonardo.

Dall’ analisi è emersa la scrittura unica del Maestro e diversi disegni e studi sullo stesso foglio. Sul retro del disegno è disegnato un cavallo meno elaborato, con proporzioni reali, creato con lo stesso approccio tecnico e stilistico degli studi della Collezione Windsor.

studio sul cavallo disegno
studio sul cavallo disegno

Leonardo era infatti solito riutilizzare le sue carte. Le lavava, le tagliava e ci scriveva nuovamente sopra.

Il disegno scoperto è stato realizzato con ematite rossa, materiale spesso utilizzato da Leonardo. La presenza di minerali ad alta concentrazione di ossido di ferro compatibili con i minerali presenti in Piemonte e Lombardia, è stata rilevata utilizzando il servizio SEM, dal professor Omar Boudouma (ISTEP – Istituto di Scienze della Terra di Parigi, Università Pierre e Marie Curie UPMC/CNRS).

Lo studio del busto tra le opere di Leonardo da Vinci

Lo studio del busto di un uomo di profilo della Collezione Windsor dimostra questa ricerca dell’ideale. Nel disegno sono presenti molti calcoli, oltre al simbolo PHI « ϕ », lettera dell’alfabeto greco, comunemente noto come sezione aurea.

studio del busto di profilo di uomo di leonardo da vinci

Come si può notare da questo disegno, Leonardo aveva un preciso metodo. La testa e il collo dell’uomo di profilo formano un rettangolo aureo e la testa forma un quadrato.

studio proporzionalità

Il Dr. Andrea Da Montefeltro, durante la sua ricerca, ha scoperto che i calcoli sulle proporzioni del cavallo e del busto dell’uomo di Leonardo sono identiche.

La tecnica dai contorni accentuati utilizzata da Leonardo, sottolineano il movimento delle figure che rappresenta. Lo studio del cane e dell’uomo nudo, datati all’inizio del XVI secolo e appartenenti alla collezione Windsor, sono l’espressione di questa tecnica stilistica, insieme agli studi sul cavallo conservati presso la Biblioteca Reale di Torino.

Le proporzioni perfette del cavallo, che ricordano l’Uomo Vitruviano, rivelano il grande spirito scientifico di Leonardo da Vinci. Sicuramente il cavallo più bello che abbia mai disegnato e più vicino al divino che tanto ricercava.

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