Le 10 Serial Killer più crudeli della storia

Anche dietro a una donna esile e di nobile famiglia si può nascondere una crudele assassina

di Daniela Castiglia

L’omicidio è il crimine più comune e reiterato del quale l’essere umano si è macchiato sin dalla notte dei tempi. Personalità fredde, ciniche, prive di empatia e manipolatrici. Spesso il comportamento di una donna Serial Killer è frutto di esperienze traumatiche, iniziate in tenera età e proseguite negli anni. Intorno a questi traumi in genere si costruisce la struttura della personalità della futura Serial Killer. Donne che hanno sete di rivincita ed esprimono la loro superiorità annientando povere vittime.

Dai primi studi risalenti alla fine dell’800 si è ipotizzato che la donna uccidesse in quantità minore rispetto all’uomo, per via della sua conformazione fisica più esile. Inoltre si credeva che la mentalità criminale si manifestasse in modo diverso, ad esempio attraverso la prostituzione invece che attraverso gli omicidi.

Foglio di giornale della Gazzetta di Parigi

Tuttavia la storia e i fatti di cronaca ci insegnano che la donna è capace di uccidere quanto l’uomo. Studi recenti sostengono che in genere le donne agiscono per motivi di fame, vendetta o profitto, mentre gli uomini agiscono per motivazioni legate agli impulsi sessuali e tendono ad essere più sadici con le vittime rispetto alle donne. Ma come scoprirai ora, tante donne si sono rese protagoniste di atti sadici e crudeli, superando alcuni dei peggiori Serial Killer uomini.

1. La Serial Killer nazista

Irma Grese era una militare e criminale di guerra tedesca, guardia di diversi campi di concentramento nazisti. Divenne famosa per il suo sadismo e la sua violenza, tanto da essere soprannominata “La bella bestia”. Si dedicò ad ogni genere di tortura e sevizia con i prigionieri. Secondo alcuni internati superstiti, uccise numerosi prigionieri e in altre occasioni slegò cani feroci contro di essi e stuprò alcune donne.

Irma Grese serial killer tedesca

Selezionava le ebree di belle forme alle quali lacerava i seni a colpi di frusta. Le sue vittime erano poi portate a una donna medico, detenuta, che eseguiva su di esse dolorosissime operazioni, mentre Irma Grese assisteva alla scena, con le guance rosse, dondolandosi ritmicamente con la bava alla bocca.

Raul HIlberg, La distruzione degli Ebrei d’Europa

Fu catturata dall’esercito britannico il 17 aprile 1945, insieme ad altri membri delle SS che non erano riusciti a scappare. Venne poi processata a Luneburg da un tribunale militare britannico nel processo Belsen nel 1945 e poi impiccata come criminale di guerra a 22 anni. Quando le fu infilato il cappuccio bianco l’ultima parola che pronunciò fu “schnell” (presto).

2. La vampiressa di Barcellona

Enriqueta Marti conosciuta anche come “La vampiressa di Barcellona” conduceva una doppia vita, di giorno era una mendicante e di notte una dama. Vendeva ai ricchi e facoltosi delle creme miracolose, in grado di guarire anche la tubercolosi. Creme che produceva dalle parti dei corpi dei bambini e delle bambine che uccideva dopo averli adescati e rapiti.

La vampira di Barcellona giornale di cronaca

Uccise molti bambini tra i tre e gli otto anni, il numero delle vittime non è mai stato accertato. Morirà in carcere qualche tempo dopo essere stata arrestata e aver rischiato più volte di essere linciata pubblicamente.

3. La Killer cannibale

Katherine Mary Knight in realtà ha commesso un solo crimine, ma l’efferatezza con cui lo ha compiuto gli ha garantino un posto in questa classifica. Soprannominata Kathy The Cannibal, nasce in una famiglia disagiata, in mezzo alla violenza. Il padre picchia e abusa della madre continuamente. La madre non fa mistero con i figli dei suoi rapporti intimi e brutali con il marito, con dovizia di particolari e non senza manifestare un odio incontrollabile per gli uomini.

Katherine cresce associando la violenza ai rapporti sessuali e manifesta sempre di più una certa propensione alla violenza. Lavora in un mattatoio fino al suo arresto.

Katherine Mary Knight soprannominata

Fin da piccola si diverte a scuoiare animali vivi e provava piacere nel causare sofferenza. La sua cameretta era tappezzata di coltelli alle pareti. Tentò di strangolare il suo primo marito e quando se ne va di casa, decide di vendicarsi. Prende la loro figlia e la mette sui binari in attesa che passasse il treno e la uccidesse. Fortunatamente un uomo senza fissa dimora la nota e mette la bambina in salvo. Dopo il tentato omicidio della figlia viene internata per due settimane e poi rilasciata.

Comincia a collezionare uomini e dopo poco tempo, trova un altro uomo e decide di andare a convivere con lui. La convivenza dura fino a quando non decide di sgozzargli il cane. Il compagno se ne va e ne trova un altro, con cui instaura un rapporto malato. Nel 2000 dopo l’ennesima litigata Kathy lo accoltella, l’uomo decide di andarsene e richiede un ordine restrittivo contro la donna.

Il 29 febbraio Kathy decide di presentarsi alla sua porta, e l’uomo, forse ancora innamorato, la fa entrare. Kathy però aveva già deciso di ucciderlo. I vicini allertati dalle urla e dal fatto che la mattina dopo non videro l’uomo uscire di casa per recarsi al lavoro, chiamarono la polizia. Quando entrarono in casa si trovarono davanti uno spettacolo raccapricciante. Le pareti e i pavimento erano completamente pieni di sangue.

Articolo di giornale sull'efferato omicidio di Kathy Mary Knight

L’uomo era stato ucciso con 37 coltellate, decapitato e poi scuoiato. La sua pelle appesa alla porta. In cucina sul fornello accesso, c’era una pentola con dentro la testa dell’uomo. La tavola era stata imbandita per due persone, i figli dell’uomo. Kathy voleva infatti cucinare le interiora e servirle ai figli di John  una volta tornati a casa per pranzo. L’8 novembre 2001 viene condannata all’ergastolo.

4. La Serial Killer avvelenatrice

Sedici anni prima che Jack lo Squartatore insanguinasse Whitechapel, Mary Ann Cotton cominciò a uccidere nel nordest dell’Inghilterra.

Mary Ann Cotton
è morta e putrefatta
giace nella tomba
con gli occhi spalancati.
Cantare, cantare, cosa posso cantare?
Mary Ann Cotton ha al collo una corda.
Dov’è, dov’è? Penzola in aria
vendendo manine rinsecchite, un penny al paio

Mary Ann Cotton era una serial killer britannica, accusata di aver ucciso più di 21 persone servendosi dell’arsenico, i cui effetti erano mascherati sotto forma di febbri gastriche. Tra le vittime, quattro mariti e numerosi amanti, oltre a diversi figli avuti dalle sue relazioni. Viene condannata a morte per impiccagione nel penitenziario di Durham Gaol, il 24 marzo 1873, all’età di 40 anni. Le vicende di Mary Ann Cotton e delle sue vittime sono raccontate nella serie TV “Dark Angel”.

5. La Serial Killer di fanciulli

Amelia Dyer era una serial killer inglese, la più crudele assassina di bambini dell’Inghilterra Vittoriana. Soprannominata Jill The Ripper perché il suo caso era cronologicamente vicino a quello di Jack lo Squartatore nel 1888. Il numero delle vittime si aggira tra i 200 ai 400 tra bambini e bambine. Solo sei vittime sono state confermate e tre riconosciute. Venne processata e impiccata per un solo omicidio.

Amelia Dyer

In cambio della promessa di occuparsi dei bambini che le famiglie volevano dar via, chiedeva una cifra di denaro e dei vestiti per il bambino. Dopo aver ottenuto il denaro, lasciare morire di fame il bambino o la bambina, oppure li intossicava con dosi di alcol e oppio, fino a che non morivano.

6. La saponificatrice

Gettai i pezzi nella pentola, aggiunsi sette chilogrammi di soda caustica, che avevo comperato per fare il sapone, e rimescolai il tutto finché il corpo sezionato si sciolse in una poltiglia scura e vischiosa con la quale riempii alcuni secchi che vuotai in un vicino pozzo nero. Quanto al sangue del catino, aspettai che si coagulasse, lo feci seccare al forno, lo macinai e lo mescolai con farina, zucchero, cioccolato, latte e uova, oltre a un poco di margarina, e mescolai il tutto. Feci una grande quantità di pasticcini croccanti e li servii alle signore che venivano in visita, ma ne mangiammo anche Giuseppe e io.
Foto di Leonarda Cianciulli

Leonarda Vincenza Giuseppa Cianciulli, meglio nota come “La saponificatrice di Correggio”, tolse la vita a tre donne e le sciolse nella soda caustica, così come avviene nel processo per la produzione del sapone. Ha avuto diciassette gravidanze ma solo quattro figli sopravvissero. I figli sopravvissuti divennero un’ossessione. Nella sua mente si fecero strada dei pensieri tormentati, tanto che decise che per far in modo che i suoi figli vivessero, doveva fare dei sacrifici umani.

7. La Serial Killer di uomini

Madame Alexe Popova è una donna russa passata alla storia per aver ucciso tra il 1879 e il 1909 circa 300 uomini. Nella Russia zarista di inizio Novecento, i maltrattamenti familiari non erano considerati un reato, anzi una sorta di educazione inflitta dal marito alla moglie. Gli uomini violenti rimanevano impuniti. Le donne stanche di subire violenza si rivolgevano a lei invece che alla polizia.

Foto di Madame Popova

Madame Podova conquistava la fiducia dei mariti e dopo averli avvicinati, gli serviva una bevanda con dentro dell’arsenico. Agì indisturbata per molti anni fino a quando una donna, che le aveva commissionato l’uccisione del marito, cambiò idea improvvisamente e chiamò la polizia per salvarlo.

Io non ho mai ucciso una donna, solo uomini che abusavano delle loro mogli.

La notizia dell’arresto si diffonde molto rapidamente e la donna viene trasferita a San Pietroburgo per essere processata ed evitarle il linciaggio in piazza. A processo si dichiara colpevole, ma in buona fede perché ha liberato le mogli da mariti tiranni.

8. La Serial Killer ossessionata dai tatuaggi

Ilse Koch era una criminale di guerra tedesca e moglie di Karl Otto Koch il comandante del campo di concentramento di Buchenwald e ufficiale delle SS. La sua fama ha contribuito a fare di Buchenwald uno dei lager più terribili della Germania nazista, tanto da indurre persine le SS ad adoperarsi per la sua cattura.

Foto Ilse Koch

Nota per il suo crudele sadismo e la sua fissazione per i tatuaggi. Selezionava i prigionieri tatuati per ucciderli e scuoiarne la pelle. Dei testimoni hanno dichiarato che Ilse utilizzava come centrotavola due teste umane mummificate. Processata dal tribunale militare di Dachau fu rilascia e nuovamente condannata al cercere a vita. Si impiccò nella cella della sua prigione.

Collezione di organi interni, teste e pezzi di pelle tatuata a Buchenwald
Collezione di organi interni, teste e pezzi di pelle tatuata a Buchenwald

9. La Serial Killer sanguinaria

Erzsébet Báthory conosciuta come la “Contessa Dracula” o “Contessa Sanguinaria” era stata una serial killer e nobile ungherese. Accusata insieme a quattro dei suoi collaboratori, di aver torturato e ucciso centinaia di giovani donne, forse anche trecento. Secondo un diario trovato durante la perquisizione in casa tua, le vittime sarebbero 650, ma gli storici sono scettici circa la veridicità di questa fonte. La contessa si convinse che il sangue umano di giovani vergini, in modo particolare della sua stessa classe sociale, le avrebbe garantito giovinezza eterna.

Ho appreso da Thorko una nuova deliziosa tecnica: prendi una gallina nera e la percuoti a morte con la verga bianca; ne conservi il sangue e ne spalmi un poco sul tuo nemico. Se non hai la possibilità di cospargerlo sul suo corpo, fai in modo di procurarti uno dei suoi capi di vestiario e impregnalo con il sangue.

ritratto di Erzsébet Báthory

Anche suo marito era crudele come lei e infatti, nonostante sapesse delle sue inclinazioni sadiche, non intervenne mai. Quando le denunce per le sparizioni delle giovani aristocratiche arrivarono alla Chiesa cattolica, l’imperatore Mattia II ordinò un’indagine sulla contessa. Gli inviati dell’imperatore entrarono di nascosto nel castello e trovarono la contessa mentre torturava delle ragazze. Vennero scoperti diversi cadaveri straziati e donne ancora vive e mutilate in alcune parti del corpo.

Báthory venne incriminata e murata viva in una stanza del suo castello, riceveva del cibo attraverso un foro. Si lasciò morire di fame quattro anni dopo.

10. La Serial Killer regina

Maria I Tudor era la regina d’Inghilterra e Irlanda e regina consorte di Spagna. Nota anche come Maria la Sanguinaria o Bloody Mary. Cattolica e intransigente come la madre, ha fatto giustiziare circa trecento oppositori religiosi con grande ferocia. In cinque anni di regno ne mandò al patibolo o al rogo più di duecentottanta, tra i quali Thomas Cramner, arcivescovo di Canterbury.

Maria I Tudor

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