fortezza di masada erode il grande

La fortezza di Masada e il lato crudele di Erode Il Grande

L'immensità della sua crudeltà e la grandezza delle opere da lui volute

di Daniela Castiglia

La Fortezza di Masada è situata su di una rocca a 400 m di altitudine rispetto al Mar Morto, nella Giudea sud-orientale a circa 100 km da Gerusalemme. Costruita in un luogo inospitale e impervio, in cima a una vetta che si affaccia sulle ampie distese del Mar Morto, sfruttando il ripido pendio della montagna e sfidando la forza di gravità: Masada o Massada, in ebraico Metzada.

Masada non era solo un palazzo residenziale, ma anche una fortezza, sviluppata su almeno tre piani e voluta da una delle personalità più complesse e crudeli dei tempi antichi: Erode il Grande.

Masada vista generale
L’antica fortezza di Masada

L’antica fortezza di Masada

Masada è una fortezza racchiusa tra mura alte cinque metri e torri alte più di venti metri che la rendevano quasi irraggiungibile. L’unico punto di accesso era l’impervio, tortuoso e ripido Sentiero del Serpente, costituito da tornanti che rendevano difficile la scalata ai soldati romani.

«[…] la chiamano il serpente, a cui somiglia per la sua strettezza e le continue curve e controcurve; il suo tracciato rettilineo s’interrompe per girare attorno a rocce sporgenti. Avanza a fatica, piegandosi continuamente su sé stessa, per poi distendersi ancora. Chi la percorre deve tenere ben saldi entrambi i piedi per evitare di cadere e perdere la vita; infatti sui due lati si aprono burroni così spaventosi da indurre a tremare anche l’uomo più coraggioso. Dopo un percorso di trenta stadi [pari a 5,5 km] la pista raggiunge la vetta, che non termina con un cocuzzolo a punta, ma con un altopiano.»

Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, VII, 8.3.282-284.

Le piogge a Masada erano rare e l’acqua scarseggiava, per questo motivo Erode Il Grande fece scavare un enorme cisterna per raccogliere l’acqua piovana (formata da tanti strati di malta impermeabile fatta arrivare apposta). Altre cinque cisterne furono costruite sulla sommità della montagna e altre dodici ai lati di essa. La fortezza di Masada era dotata anche di terme e magazzini sotterranei.

Dopo la presa da parte dei romani, Masada rimase in mano loro per tutta l’epoca bizantina. È stata poi abitata da monaci cristiani che costruirono al suo interno una basilica. Dopo l’invasione araba, Masada è stata abbandonata e riscoperta un secolo e mezzo dopo.

Masada è diventata il simbolo della causa sionista e uno dei più importanti siti archeologici di Israele, grazie agli scavi effettuati dall’archeologo Yigael Yadin negli anni sessanta. Nel 1998 è stata costruita una funivia che collega la fortezza di Masada alla valle.

Erode il Grande
Erode il Grande

Chi era Erode il Grande?

Il suo nome non era di origine ebraica ma greca, e significava “Discendente da eroi”. Non era infatti tutto ebreo il re dei giudei, colui che sarà ricordato come Erode il Grande. Una personalità fuori dal comune anche nel senso più negativo del termine, diventato governatore della Giudea giovanissimo. Ha avuto dieci mogli e diversi figli e praticamente tutti faranno una brutta fine. Si sposò giovanissimo con Doride che gli diede un figlio Antipatro, l’ideatore delle tante congiure di palazzo. Dopo Doride prende in sposa Mariamne da cui ha due figli, che manda a Roma a studiare.

Mariamne moglie di Erode il Grande
Mariamne, raffigurata in un manoscritto miniato francese del XV/XVI secolo dell’opera di Giovanni Boccaccio De mulieribus claris

Per far contenta la moglie nomina suo fratello sommo sacerdote; ma lo farà uccidere perché invidioso della sua bellezza. Mariamne viene accusata di adulterio dalla sorella e dalla madre di Erode. Prima di allontanarsi da Gerusalemme Erode diede l’ordine di uccidere la moglie se non fosse tornato, perché nessuno doveva avere Mariamne dopo di lui. La fa comunque assassinare una volta tornato a Gerusalemme. Anche i figli in momenti diversi, vengono tutti accusati di voler uccidere il padre, e fatti assassinare dallo stesso Erode il Grande.

Oltre che per la sua crudeltà, si distinse per la facilità con cui cambiava amicizie e alleanze. Divenne amico di Cassio, uno degli assassini di Cesare, che si era rifugiato in Siria dopo l’omicidio. Ma quando Cassio venne sconfitto a Filippi da Antonio e Ottaviano, Erode si schierò dalla parte dei vincitori. Come ricompensa viene nominato re della Giudea.

Erode il Grande conquista Gerusalemme
Erode conquista Gerusalemme, nella piscina è raffigurato l’assassinio di Aristobulo, miniatura di Jean Fouquet (1470-1475 circa) delle Antichità giudaiche di Flavio Giuseppe

Cleopatra minacciava il suo regno e voleva impadronirsi di parte della Giudea insieme ad Antonio, forti del loro amore. La rivalità tra Antonio e Ottaviano sfociò in guerra e Antonio fu sconfitto nella battaglia navale di Azio. Erode non si perse d’animo e fece pace con il vincitore, Ottaviano. Mosso dall’ambizione e dalla voglia di ingraziarsi i potenti e conquistare i sudditi che lo odiavano per la sua amicizia con i romani, si fece carico di numerose opere che sono giunte a noi come testimonianze della sua grandezza.

Ricostruzione del tempio di Gerusalemme
Ricostruzione tempio di Gerusalemme di Berthold Werner

A Gerusalemme ingrandisce e rinnova il tempio. Fece costruire una fortezza per i romani accanto al tempio e la chiama Antonia, in onore di Marco Antonia di cui era alleato in quel momento.

Ricostruzione fortezza Antonia
Ricostruzione fortezza Antonia costudita presso l’Israel Museum a Gerusalemme

Trasforma una città sul mare sulla costa mediterranea nel regno della Giudea, la migliora e la chiama Cesarea in onore di Cesare Ottaviano Augusto, il nuovo Cesare, il primo imperatore. Conosciuta anche come Cesarea di Palestina, nel 6 d.c divenne la capitale politica e militare della provincia romana della Giudea.

Erode Il Grande fece costruire anche l’Herodion, un sito archeologico immenso, formato da enormi colonne e un grande spiazzo con al centro una vasca. Diventato anziano nomina Erode Antiba, suo figlio, per la successione.

Il vangelo secondo Matteo attribuisce a Erode Il Grande la strage degli innocenti, ma non ci sono altre fonti storiche che riportano l’episodio.

La strage degli innocenti rappresentazione di Duccio Buonisegna
La strage degli innocenti di Duccio Buoninsegna

Erode il Grande prima di morire ordina di uccidere tutte le persone importanti del paese, così che a piangere non sarebbe stata solo la sua famiglia.

L’ordine non viene eseguito e dopo la sua morte, nel 4 a.c, il suo corpo viene portato a Herodion e lì sepolto.

Herodion vista dall'alto
Herodion vista dall’alto
Herodoin vista interna
Herodion vista interna

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