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Cosa si cela dietro una settimana santa
Terminate le vacanze pasquali, adesso è arrivato il momento di fare i conti non soltanto con la bilancia ma anche nel raccontare a chi non la conoscesse cosa ruota intorno alla settimana santa. Molti pensano che la festa vera e propria riguardi solamente la domenica di Pasqua e il lunedì dell’Angelo. Invece no! Per i veri intenditori, per gli appassionati ma sopratutto per i devoti, le festività di questo momento religioso iniziano dalla domenica delle palme, sette giorni prima della Santa Pasqua. Ecco perché viene chiamata la settimana santa. Le processioni, i toccanti riti nel segno delle tradizioni, le emozionanti via Crucis, questo e molto altro rievocano la famigerata Passione di Cristo in lungo e largo per tutto lo stivale.
Paese che vai, usanza che trovi
Moltissimi gli appuntamenti e le manifestazioni organizzate dalle varie diocesi di tutta Italia in occasione della settimana santa. Tradizioni forti e radicate. Di generazione in generazione che si tramandano da padre in figlio. La Pasqua appena trascorsa pare sia stata molto sentita, sopratutto dopo i due anni di fermo a causa del Covid. Le regioni del sud sono sicuramente quelle piene e ricche di tradizioni. Dalla Campania alla Sicilia, alle figure degli incappucciati di Sarno, alle “affruntate” di Reggio Calabria e Vibo Valentia, sino ad arrivare alla Real Maestranza di Caltanissetta, in Sicilia. Ogni paese conserva e custodisce i propri rituali che tra sacro e profano si manifestano in riti penitenziali e processioni pittoresche.

La domenica delle palme
Da quella orientale a quella occidentale, l’isola sicula è sicuramente la regione con i riti più emozionanti e folkloristici di tutta Italia. Tanti i turisti che invadono la trinacria in occasione delle celebrazioni pasquali. Una settimana santa ricca di eventi in ogni provincia. Per tutti i gusti e per tutti i giorni delle festività. Nel pomeriggio della domenica delle Palme, in quel di Scicli, cittadina iblea famosa per il film di Montalbano, sfila il simulacro dell’Addolorata di Santa Maria la Nova, un gruppo statuario oggetto di una fortissima devozione e legato a un culto antichissimo.
La settimana Santa
Il lunedì santo, invece, si svolge una celebrazione particolare a Enna, nel cuore della Sicilia: tutte le confraternite della città si recano in processione per adorare il Santissimo Sacramento in dialetto ennese. Il mercoledì santo, inizia a Caltanissetta tutti i riti che coinvolge la Real Maestranza, una delle processioni più antiche dell’isola. Ritornando sempre nelle zone del ragusano, a Ispica, tra mercoledì e giovedì, vi è una suggestiva via crucis intorno alle tre di notte all’interno della Cava, un canyon dove un tempo sorgeva l’abitato. Il venerdì santo più imponente di tutta la penisola è quello di Trapani, durante la quale sfilano 18 gruppi lignei appartenenti alle maestranze più quelle del Cristo morto e dell’Addolorata.
A Maronna vasa vasa

Tra gli eventi più attesi nella domenica di Pasqua, giorno di resurrezione per la chiesa cattolica, vi è senza ombra di dubbio l’intramontabile incontro tra la Madonna e Gesù. Nella città di Modica, famosa per il cioccolato, vi è il rito “ra maronna vasa vasa”, cioè la madonna che incontra e bacia suo figlio. I portatori e i devoti portano a spalla due statue: la Madonna, alla vista del Cristo risorto, allarga e stringe le braccia in segno di gioia ed incredulità, liberandosi dal manto nero che l’avvolgeva, simbolo del lutto, per mostrare la classica veste celeste, mentre decine di colombe bianche si librano in volo a suggellare la felicità per il lieto evento.

U Gioia
Spostandosi di qualche chilometro, ritornando nella bellissima Scicli, la domenica di Pasqua è conosciuta anche per la processione del Cristo Risorto, conosciuto come l’Uomo Vivo o in dialetto “u Gioia”
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