Dagli anni ’80 ad oggi, ogni tanto spariscono, ma poi tornano più forti di prima, siamo alla quarta ondata emo.

Chi è o cos’è l’emo?
Emo o meglio emo-core è un genere musicale composto da “persone che urlano” e piangono depresse, con testi strazianti che ti fanno ripensare anche alle tue vite passate (nel caso doveste credere alla rincarnazione).
L’emo è colui che nella sua playlist spotify ha obbligatoriamente i My Chemical Romance mentre nel suo armadio una cintura a scacchi bianca e nera, vans, una ventina di magliette nere tutte della stessa taglia e skinny rigorosamente neri.
La wave emo
Tutto iniziò per caso negli anni ’80 negli Stati Uniti. In molti volevano oramai distaccarsi dalla scena hardcore, dando vita invece all’emotional hardcore, un esempio? Gli Embrace. A dire il vero sono durati pochissimo, ma sono stati tra le più grandi influenze emo di allora.
Verso gli anni ’90 il mondo assisterà alla seconda ondata emo. La verità è che in pochi se la ricordano, ma sarà fondamentale per il ritorno a bomba della terza ondata, con l’ascesa di un mix di emo e pop punk.
I nomi della terza ondata emo li conoscete pur non essendo stati emo
La terza ondata è caratterizzata da: Green Day, Blink-182, Thirty Seconds To Mars, Tokio Hotel e chi più ne ha più ne metta (avrei bisogno di un papiro per poter trascrivere tutti i nomi).
Questa epoca si è contraddistinta parecchio dal passato.
Ormai non si viveva più sottoterra, si viveva all’aperto, tipo a Piazza del Popolo a Roma ascoltando la “musica bodende” o alle Colonne di San Lorenzo.
Capelli piastrati d’obbligo, trucco nero, vestiti neri, se avevi qualcosa di colorato tipo nero chiaro, non eri il benvenuto nel gruppo.
Genitori che si chiedevano dove avessero sbagliato col proprio figlio, non capendo assolutamente cosa stesse succedendo.
Nella foto successiva, se riconoscete il gruppo, vi dichiaro che siete dei vero emo.

Ma cosa sta succedendo ora?
La Sad. Chi sono?
Stiamo parlando di tre ragazzi di tre regioni diverse, che si sono incontrati, hanno stretto amicizia ed hanno dato vita a questo gruppo musicale un po’ emo, punk e che ha creato una vera e propria corrente “Sono nella Sad“. Dal 2020 con furore.
Theo, Fiks e Plant, verde, rosa e blu (sto parlando del loro colore di capelli).
Tre ragazzi vestiti come dei punk di Camden Town che urlano a squarcia gola sia nelle loro canzoni che in tutte le storie instagram (non oso immaginare i loro vicini di casa).
Se esci di casa e vai in centro, trovi gruppi di adolescenti con uno sticker sul telefono con scritto “La Sad“, che si preparano ormai solo per il sabato sera e la famosa Emo Night, che a quanto pare è veramente tornata di moda.
Piccolo riassunto dell’emo night
L’emo night è una serata che coinvolge ormai tutti gli emo resuscitati o nati da poco, si incontrano tutti in questo luogo e cantano con le lacrime agli occhi le canzoni più tristi mai ascoltate prima mentre pogano con violenza ed amore. Ovviamente i vestiti devono essere rigorosamente neri ed è gradito un mix di piercing, tatuaggi e capelli tinti.
Ritorniamo a La Sad
Direi ufficialmente che se adesso va di nuovo di moda tingersi i capelli un giorno si e l’altro pure, farsi piercing e tatuarsi, è da ringraziare ufficialmente loro.
E se davvero non avete capito ancora chi sono, vi lascio qua un link per ascoltarvi il loro pezzo debutto: Summersad.
In molti penseranno che le loro canzoni siano solo un mix di urla, ma ciò che dovete fare è ascoltare e leggere il testo.
In molti si rispecchiano nei loro testi, che per quanto possano sembrare tristi e depressi, in verità aiutano le persone a farsi un’idea di cosa siano problematiche come la depressione, la droga e le relazioni sociali.
Praticamente: a non sentirsi soli al mondo perché ci sarà sempre qualcuno che li capisce, in un modo o nell’altro.
Ora scusate, vorrei rimanere qua a scrivere di loro, ma devo andare a comprare la tinta della Crazy Color viola, dei vestiti neri e poi passo a comprare il biglietto per il loro concerto che mi sono fatta coinvolgere anch’io dalla magia de La Sad.
Perdoname madre por mi vida emo, ma è solo una fase. Da 15 anni a questa parte sono ancora in quella fase.