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C’è qualcuno che non sogna? Si ma non sei tu
“Stanotte non ho sognato niente”…quante volte abbiamo detto o sentito questa frase. Una frase che, in realtà, non è affatto vera perché tutti sogniamo. La differenza tra sognare e saperlo e sognare e pensare di non aver sognato sta tutta nel ricordo del sogno: c’è chi ricorda molto bene i sogni e chi no. e questo parte sempre o quasi da un buon sonno.
Secondo una ricerca dell’Università di Roma, è possibile prevedere chi tende a ricordare i sogni e chi no. Il fatto di ricordare o meno un sogno dipende da una ‘firma’ caratteristica dell’attività nella corteccia prefrontale, collegata alla memoria, durante il sonno.
La sindrome di Charcot-Wilbrand: l’incapacità di sognare

Ci sono le eccezioni, quelle famose che confermano la regola per capirci. E in questo caso l’eccezione è rappresentate dai chi soffre della rara sindrome di Charcot-Wilbrand.
La sindrome di Charcot-Wilbrand (CWS) ha come conseguenza la perdita dei sogni a seguito di un danno cerebrale focale caratterizzato da agnosia visiva ossia dall’incapacità a riconoscere informazioni visive precedentemente note dal paziente e dalla perdita della capacità di richiamare mentalmente o ‘rivisualizzare’ le immagini.
Il nome di questa malattia è un tributo al lavoro di Jean-Martin Charcot e Hermann Wilbrand. Questa rara condizione è stata descritta per la prima volta dal Dottor Otto Potzl come ‘cecità mentale con disturbo dell’immaginazione ottica’. MacDonald Critchley, ex presidente della Federazione Mondiale di Neurologia, ha riassunto la CWS come la perdita della capacità di evocare immagini visive o ricordi, e l’incapacità di sognare durante le ore di sonno.
Quindi solo i pazienti affetti da questa rara condizione non sognano. E la causa è perché sono colpiti da una lesione in una parte della corteccia visiva nota scientificamente come ‘giro fusiforme inferiore‘. Tutti gli altri, semplicemente, non ricordano i sogni. Oppure non sognano perchè non dormono.
Chi osa disturbare il nostro sonno?

Spesso non sogniamo perché abbiamo il sonno disturbato. Se non dormi non è che non pigli pesci: non pigli i sogni. Ora vi spiego, ma prima devo fare una premessa. Per molto tempo siamo stati convinti che si sognasse solo durante la fase Rem. Questa convinzione partiva dal fatto che esperimenti eseguiti negli anni Cinquanta collegavano l’attività onirica specificamente al sonno Rem, una fase che si ripete diverse volte durante la notte ed che è caratterizzata da movimenti rapidi degli occhi.
Studi recenti hanno però smentito questa teoria ed hanno appurato che sogniamo anche durante il resto del sonno, la differenza sta che durante il resto del sonno è più difficile ricordare i sogni. Mentre i sogni Rem sono vividi e caratteristici per la loro stranezza, i sogni che avvengono durante il sonno profondo sono più difficili da ricordare.
I disturbi del sonno che compromettono lucidità e sogni
Dormire occupa gran parte della nostra vita: circa un terzo per la precisione e quando non dormiamo bene tutti siamo ben consapevoli dei danni a breve, ma anche a lungo termine, che possono verificarsi.
Le cause che ci portano a dormire poco sono diverse e possono essere temporanee, ossia riguardare un breve lasso di tempo con quindi conseguenze del tutto blande (la giornata un po’ rincoglioniti per capirci) oppure possono essere più serie e riguardare un lungo periodo di tempo.
Dormire poco influisce anche sulla quantità e sulla qualità dei sogni. Non sognare in modo ‘adeguato’ può a sua volta portare delle conseguenze.
Vediamo allora quali sono i disturbi del sonno più diffusi che disturbano sonno e sogni.
Insonnia: quando non vedi l’ora che arrivi il giorno
È indubbiamente il disturbo del sonno più noto, oltre che il più diffuso. Sono tante le cause che possono provocare l’insonnia: dallo stress, alla depressione, ai problemi fisici. Capire le cause che portano all’insonnia è ovviamente il primo passo da compiere per risolvere il problema alla radice. Chi soffre di insonnia non solo ha ripercussioni sulla propria vita ma talvolta anche su quella delle persone che ha attorno. Oltre che non stare bene sotto il piano fisico e psicologico chi soffre di insonnia non sogna (perchè non dorme) o sogna poco e male.
Gli insonni non dormono perché si preoccupano, e si preoccupano perché non dormono.
Franklin Pierce Adams
Apnea notturna: non respiri ma non stai facendo immersioni
Un altro disturbo del sonno è l’apnea notturna. E’ una condizione che si verifica quando chi dorme smette di respirare per un periodo di tempo che può arrivare anche al minuto: la persona si sveglia spesso e raramente riesce a riposare in modo adeguato.
Narcolessia, tipo quando ti addormenti in riunione ma più grave

Si tratta di una patologia che si palesa con improvvise crisi di sonno che si manifestano anche in piena attività del soggetto. Per capirla è necessario partire dal presupposto che in circostanze normali c’è una zona del cervello, che si chiama ‘ponte di Varolio‘, ponte per gli amici, che inibisce il movimento muscolare: se questa parte è danneggiata, o non funziona correttamente, l’attività muscolare non si arresta durante il sonno.
Incubi, provaci te a riaddormentarti se sei capace
Quando abbiamo un incubo, proviamo emozioni intense ovviamente negative e al risveglio proviamo un enorme sollievo. L’incubo, seppur è un sogno, disturba comunque il nostro sonno e se ricorrente può avere ripercussioni e conseguenze anche sulla nostra salute. Per questo è bene analizzarlo e comprenderne la causa.
Sonnambulismo. Il fantasma che ti gira per casa
Camminare o parlare nel sonno può essere una risposta ad uno stimolo, talvolta interiore. Pare che parlare nel sonno rappresenti un’ottima valvola di sfogo: permette alla mente di liberarsi da preoccupazioni e da turbamenti. Camminare nel sonno sembra avere lo stesso scopo: se viene lasciato libero di muoversi, il sonnambulo ha apparentemente una missione da compiere. Infatti non va assolutamente svegliato. Comunque ancheil sonnambulismo disturba il sonno e, di conseguenza, l’attività onirica.
Non sognare è quindi possibile ma solo che non si dorme oppure se si soffre della rara patologia di cui vi ho parlato. Cercare di dormire bene è il primo passo per stare bene fisicamente e psicologicamente. Dormire bene ci consente inoltre di sognare bene. Il sogno è il canale che il nostro inconscio usa per parlare con noi, per farci prendere consapevolezza di alcune situazioni, per farci aprire gli occhi, per elaborare traumi, per manifestare desideri. Per farvi capire meglio: quando avremo 80 anni ne avremo trascrorsi circa 26 dormendo, varrà la pena farlo bene?
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