i sogni premonitori nell'antichità

I sogni premonitori: un viaggio dall’antichità ad oggi!

I sogni profetici visti da Artemidoro, Leonardo e Nostradamus

di Rita Bertacchini

Vedi come ti smonto il sogno

Prima dei sogni premonitori abbiamo più volte parlato di come gli scienziati moderni, nell’analisi di un sogno, ricorrano a scomposizioni, divisioni, sintesi, associazioni ed amplificazioni del simbolo. Abbiamo visto come contestualizzino il racconto onirico nella situazione del sognatore e come lo osservino sia sotto un punto di vista soggettivo che sotto un punto di vista oggettivo.

Il risultato dell’analisi di un sogno si tramuta in un vero e proprio processo psicologico estremamente complesso che in alcuni casi porta risultati sorprendenti, svelando la psiche di un individuo, mentre in altri svela dei punti di vista, rispetto alla situazione, che non si erano presi in considerazione.

Jung, il nuovo Artemido

Sicuramente si può dire che oggi, rispetto al passato, i sogni si rivelano utilissimi strumenti per capire noi stessi, una sorta di terzo occhio che vede dove non riusciamo o non vogliamo vedere.

Ma in passato? Come si interpretavano i sogni nell’antichità quando non si parlava di inconscio, né di coscienza, né di Io né di psicoanalisi? Cosa erano quelle trame oniriche che prendevano il sopravvento durante il sonno?

Oggi abbiamo Freud e Jung ma nell’antichità a parlare di sogni premonitori erano dei grandi metafisici: ArtemidoroDemetrio Falereo, Apollodoro, solo per citarne alcuni.

A tutti dobbiamo dare merito di avere risolto con grande acutezza, affidandosi più all’istinto ed all’ispirazione chiaroveggente che alla scienza ed all’interpretazione simbolica, tantissimi dilemmi onirici, dimostrando un grande spirito psicologico.

Se sogni un naso grosso sei intuitivo

In particolare Artemidoro, nel suo Onirocriticon, fornisce chiara prova rispetto alla sua conoscenza della moderna polivalenza dei simboli e dimostra di saperli interpretare dal  punto di vista oggettivo e soggettivo.

Forse addirittura superando gli psicanalisti, Artemidoro ha dimostrato di conoscere l’importanza simbolica delle diverse parti del corpo umano e dei loro collegamenti onirici: secondo la sua teoria se si sogna l’interno della bocca si sogna la casa, i  denti sono i suoi abitanti, la testa è il padre, il naso la percezione, ecc. In particolare l’organo dell’olfatto, secondo Artemidoro, è molto importante. Se sognato grande e bello significa che il sognatore ha senso critico, buona intuizione e che coltiva relazioni preziose  con persone influenti.

Ma se qualcuno sogna di non avere naso o di perderlo, allora significa che si fa ingannare facilmente, non possiede intuizione, non riesce a capire le situazione né le persone. I collegamenti con le parti del corpo le ritroviamo nelle teorie freudiane che, sappiamo, riconducono quasi sempre a simboli sessuali (il piede, ad esempio, è il fallo).

I sogni ricorrenti ieri ed oggi

Anche secondo la teoria di Artemidoro i sogni ricorrenti sono un chiaro invito a riflettere su un qualche aspetto della nostra vita, o di una determinata situazione, che il sogno ci presenta sotto forma di simbolo.

I simboli che si ripetono costituiscono, per  la nostra mente, un invito a riflettere su una precisa cosa, ed esaminarla, proprio  come da svegli siamo costretti a por mente a certi determinati fatti di cui parliamo  sovente.

Artemidoro

Anche la scienza moderna giudica molto importanti i sogni ricorrenti: secondo gli  psicanalisti, vuol dire che “certe parti dell’animo anelano ad unirsi alla coscienza”. Nonostante le teorie moderne e passate concordino sull’importanza dei sogni ricorrenti, le interpretazioni dei sogni ieri ed oggi sono molto diverse. Ma ormai siamo abituali alla dualità di interpretazione di un sogno, anzi forse è bene imparare a non andare sempre in un’unica direzione ma prendere spunti dalle diverse teorie cercando di comprendere quella che più è consona al caso in questione.

Medio Evo nella vita reale ma anche nei sogni premonitori

I sogni profetici di Nostradamus
I sogni profetici di Nostradamus

Nel Medio Evo, i sogni sono sempre considerati magie sinistre. Belli o brutti, il pensiero comune era che i sogni fossero il frutto dell’opera del demonio, gravati di colpe, di degradazioni morali, di castighi, ed  annunciatori di catastrofi e di vendette divine. Questa terrificante concezione del sogno accende ancor più le già esaltate fantasie del tempo. Sognare Sabba e Messe Nere, era considerato una realtà, per questo decine di  migliaia di donne sono state condannate al rogo soloper aver sognato di avere rapporti con il diavolo (quasi sempre rappresentato da un serpente). Mi viene da pensare: cavolo li raccontavano a fare i sogni?

La risposta era il fanatismo che portava a raccontare pubblicamente ciò che avevano sognato. Non a caso i sogni di quel periodo erano sogni intrisi di sensi di colpa, di angoscia, di terrore. Questa è la prova che i sogni possono essere condizionati dal contesto sociale in cui si vive.

I sogni profetici

Questa è l’epoca dei noti divinatori dell’avvenire primo fra tutti Nostradamus: secondo loro, durante il sonno, lo spirito dell’uomo è in grado di abbandonare il corpo ed  andarsene in altri luoghi dove, sotto l’influenza degli astri, può intravvedere avvenimenti, anche futuri, sia pure privi di un filo conduttore. Secondo Gerolamo Cardano la subcoscienza (il nostro inconscio), durante il sonno,  fungerebbe da stazione ricevente di messaggi o visioni astrali.

Addirittura Leonardo da Vinci, nella sua genialità, si occupa di questo fenomeno, affermando che: “vede più certa cosa l’occhio nei sogni che nell’immaginazione, stando desto”, aggiungendo, in un punto del suo ‘Atlante’, “Del sognare: andranno li omini e non si moveranno; parleranno con chi non si trova; sentiranno chi non parla”.

I sogni premonitori per Leonardo da Vinci
I sogni premonitori per Leonardo da Vinci

Nostradamus nella prefazione alle sue celeberrime “Centurie”, in pieno Cinquecento scrive: “Gli occulti vaticini dei profeti non derivano solo dai  lunghi calcoli astrologici, ma dall’aiuto di Dio e degli Angeli, e, qualche volta, da  una percezione inquieta difficilmente spiegabile”. La percezione inquieta  di cui parla è il sogno medianico. Nostradamus, per vedere il futuro, si è proprio servito di questa ‘percezione inquieta’ che in realtà non è altro che ‘sogno profetico‘ (o, alla popolare, sogni premonitori).

Le profezie di Nostradamus sono quindi frutto dei suoi sogni? Beh sembrerebbe proprio di si.

D’altronde in molte quartine delle Centurie sono presenti immagini simboliche che rivelano la chiaraderivazione da un sogno.   

Il loro contenuto rappresentativo compone spesso una sorta di fotografie (come avviene nei sogni). In alcuni casi Nostradamus descrive con precisione quanto ha visto, come fosse presente all’episodio. Vede e sente,  voci, accenti, denominazioni di  persone e di località, che gli consentono di annotare tutto al risveglio.

Quindi? Il rapporto tra sogni oggi e sogni di ieri qual’è? Direi che, escludendo le condanne dei sogni nel Medioevo, e la loro declassazione ad interventi demoniaci, tutto il resto resta valido ancora oggi. Non possiamo stupirci più di tanto se Nostradamus ha basato le sue profezie su dei sogni premonitori, se ci pensiamo bene, le basi della teoria della natura chimica della trasmissione nervosa sono apparse in sogno al Nobel per la medicina Otto Loewi. Abramo Lincoln ha sognato la sua morte tre giorni prima che avvenisse e centinaia di persone hanno sognato che il Titanic sarebbe affondato.

Sogniamo senza farci troppe domande, poi dopo, da svegli, cerchiamo di analizzare il nostro sogno prendendo spunti dalle diverse teorie, e chissà che magari anche a noi non capiti di avere visioni profetiche.

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