Altro che calma i rossoneri di Pioli!
Milan più forte anche del Covid, nella giornata, la prima di ritorno del campionato di Serie A, dove ben quattro gare non si disputano a causa della risalita dei casi (al di là dello sport), in un nuovo attacco da parte del virus. Ai rossoneri mancano dieci giocatori, ma riescono comunque a piegare la Roma per 3-1 con i gol di Giroud su rigore, Messias e Lea, a cui risponde soltanto Abraham.

Certo, se Ibra sbaglia pure un penalty, tra i giallorossi vengono espulsi Karsdorp e Mancini (ma lui nel recupero), vanificando la possibilità di rimonta del team di Mourinho. Proprio il tecnico portoghese si arrabbia tantissimo con l’arbitro, in particolare per il primo tiro dagli undici metri concesso che, in effetti, vede soltanto Chiffi. Tutto in un colpo invece il Milan ritrova lucidità, compattezza ed energia, come Enula ne ‘Il buio mi calma‘ perché pure Pioli può cantare “Sono nel mondo dei grandi non posso fare più sbagli”.
Juve e Napoli a scatti come le Caramelle dei Bautista
Con in ballo il caso legato a Rrahmani, Lobotka e Zielinski, messi in quarantena dalla Asl2 di Napoli e scesi comunque in campo (aria di ricorso?) nella sfida tra gli azzurri di Spalletti e la Juventus di Allegri, finisce in parità, 1-1, il big match di Torino. I bianconeri partono forte, però poi si perdono e si ritrovano più volte nell’arco dei 90 minuti. “E sogno ancora di stare a Dubai O esplodere come un vulcano alle Hawaii” canta il duo Bautista, infatti, in ‘Caramelle‘.

Chiesa nella ripresa risponde al vantaggio di Mertens nel primo tempo ed entrambe le formazioni fanno un passetto in più. Il Napoli accorcia sull’Inter (ma si stacca ancor di più dal Milan), la Juve vede l’obiettivo Atalanta più alla portata. Semplicemente perché i due team nerazzurri non giocano il loro incontro di giornata.
Lotta salvezza per crescere come il Salice di Alice Triunfo
È pronta una rivoluzione sul fondo della classifica? Il Cagliari (più forte) e il Genoa, salgono e mangiano buona parte del vantaggio che aveva lo Spezia sulle tre del fondo classifica. “Senza timori di non cambiare mai, Non cambiare mai, Prendermi cura delle scelte E crescere, crescere”, l’obiettivo è comune, non retrocedere, e tutti rimangono ferrei nelle loro idee, da Mazzarri a Thiago Motta passando per Shevchenko come Alice Triunfo in ‘Salice‘.
A cominciare dai sardi che compiono l’impresa più importante, vincendo sul campo della Sampdoria per 2-1: vantaggio di casa a Marassi con Gabbiadini, rimonta ospite con Deiola e Pavoletti nella ripresa. Così intanto scavalcano i rossoblù liguri, ma soprattutto guadagnano tre punti sugli spezzini.

Veniamo allora all’altra sponda della Lanterna, con il Genoa ad impattare in trasferta 1-1 col Sassuolo, grazie ad un gol di Mattia Destro, che torna a segnare e lo fa con un gran colpo di tacco, mentre il team di Dionisi, che tira ben 28 volte verso la porta avversaria (la risposta è sotto le dieci unità) trova il pari più che meritato con il suo capitano Domenico Berardi.
E poi lo Spezia che cade 2-1 nel proprio stadio sotto i colpi di un Verona che, in un mese e tre partite, aveva collezionato soltanto 1 punto. Doppietta di Caprari nel secondo tempo, accorcia Erlic, poi gli spezzini ci provano, ma il cartellino rosso ad Agudelo frena il possibile aggancio.
Lazio ed Empoli cantano con Samuel in… ‘Elettronica’
All’Olimpico una partita davvero strana: Lazio sotto di 2 gol (rigore di Bajrami e sigillo di Zurkowski) dopo 8 minuti con l’Empoli, tanta paura, poi Immobile accorcia prima dell’intervallo su assist di Milinkovic che poi nella ripresa prima firma il pari poi, dopo il nuovo vantaggio ospite di Di Francesco, fissa il 3-3 in pieno recupero. Un match incredibile dove Vicario para la fucilata di Immobile dal dischetto nel finale e in gol, di mano, va perfino Patric (giustamente annullato dopo l’On Field Review di Guia).

E mentre Andreazzoli se la gode, Sarri vede il bicchiere mezzo pieno, ma è preoccupato perché “non si può prendere gol ad ogni azione avversaria”. Entrambi gli allenatori possono comunque ragionare come Samuel in ‘Elettronica‘ che canta “Vado a tempo con le ombre, Sguardi appesi, mani rotte, Eppure sono un po’ felice, Ma non lo so come si dice”.
Covid, Omicron, Sick Luke e un giorno triste
Sono quattro i match che non sono stati disputati in questa prima di ritorno di Serie A, a causa di focolai covid e per le conseguenti decisioni delle rispettive Asl: Atalanta–Torino, Bologna-Inter, Salernitana–Venezia e Fiorentina–Udinese. E mentre si attende un nuovo protocollo, il Consiglio di Lega ha deciso non rinviare formalmente nessuna partita. Insomma, questa volta è la variante Omicron a creare problemi, come accaduto non molto tempo fa. “È un giorno più triste degli altri, ma abbiamo la vita davanti” canta Sick Luke ne ‘Il giorno più triste del mondo‘.

Il nuovo protocollo, in ogni caso, stabilisce che da subito i club con uno o più calciatori positivi debbano comunque disputare la gara nel caso abbiano a disposizione 13 giocatori (di cui almeno un portiere) nelle rose della prima squadra e della Primavera nati entro il 31/12/2003 negativi ai test entro le 24 del giorno precedente. Qualora il club abbia questa situazione e non si presenti in campo varrà l’articolo 53 delle Noif (0-3 a tavolino).
Il Governo sta lavorando ad un’intesa tra le Regioni e la Lega di Serie A per stabilire una regolamentazione uniforme e con criteri precisi, e per garantire la regolarità del campionato e la sicurezza di giocatori e appassionati
Mariastella Gelmini (ministro degli Affari Regionali)
Intanto l’Inter rimane in testa alla classifica di Serie A con un punto di vantaggio sul Milan, ma potrebbe ritrovarsi di nuovo a +4 per un caso nel caso, che potrebbe portare l’assegnazione della vittoria a tavolino per una lista consegnata per errore dal Bologna prima della sfida.