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Prodotto da Marz, scritto da Fiorentina e Inter
Quando succede succede, pare scritto nel destino (come a Marracash, ne parliamo tra poco). Poteva perdere la sua prima gara stagionale il Milan e il giorno dopo non finire nello stesso baratro anche il Napoli? È la tredicesima giornata quella in cui cadono le ultime due imbattibilità della Serie A. Entrambe le leader del campionato possono dire “ho vinto spesso con molti nemici, ho sempre perso con la mia natura” come Marracash in ‘Crazy Love‘. Come quando affronti, rispettivamente, Fiorentina e Inter.

Cade il Milan di Pioli a Firenze, in una sfida incredibile terminata 4-3, nel segno di Italiano: viola avanti di 3 gol (Duncan, Saponara, Vlahovic), poi grazie al bis di Ibrahimovic tutto si riapre prima del secondo gol di Vlahovic (e a nulla serve l’autogol di Venuti nel recupero).
Deve fare male, dobbiamo sentire questo dolore per cercare di gustarci il sapore della vittoria. Gli episodi hanno fatto la differenza, la squadra ha giocato
Stefano Pioli
Lo scontro diretto al Meazza vede l’Inter (al quinto… tentativo) risolvere una sfida importante (dopo gli sprechi con Atalanta, Lazio, Juve e Milan). Vanno addirittura in svantaggio i nerazzurri con Zielinski, poi si trovano avanti con Calhanoglu, Perisic e Lautaro, ma soffrono per l’eurogol di Mertens e soprattutto per il gol che si divora e che annullerebbe il 3-2 (definitivo), mentre Osimhen si fa male. I ragazzi di Inzaghi ora sono a -4 dalla vetta e Spalletti finisce proprio a terra.
D’Aversa e Allegri si rilanciano con Bnkr44
Dopo tre sconfitte di fila, D’Aversa salva in extremis la sua panchina: la Sampdoria va a vincere sul campo della Salernitana, 0-2 (autorete di Di Tacchio e gol di Candreva). E la Juventus? Piano piano risale la china, ora a è -11 dal duo di testa.

Con lo stesso risultato dei blucerchiati, supera la Lazio all’Olimpico: un doppio rigore di Bonucci (prima un fallo di Cataldi su Morata, poi uno di Reina su Chiesa) per raggiungere in graduatoria proprio i laziali. Samp e Juve sono insieme a Bnkr44 con la sua ‘Dipingere la notte‘ perché “Sei pronta a superare il buio? Quando muore la città, il tempo se ne va Per dipingere la notte che vuoi”.
Quando Lortex spinge Roma e Venezia
Okereke e Afena-Gyan fanno sorridere Zanetti e Mourinho perché come canta Lortex in ‘Mi fai bene‘, “E anche se va tutto storto Con te non me ne accorgo”. Bastano i gol di quelle punte per far vincere Venezia e Roma.

Andiamo sul campo del Bologna per vedere gli arancioneroverdi subire nel primo tempo, ma poi sigillare la sfida con la rete di Okereke (0-1). In trasferta anche i giallorossi, che tolgono il sorriso a Shevchenko (0-2) alla ‘prima’ sulla panchina del Genoa (terzultimo), grazie a due reti del nuovo entrato diciottenne Afena-Gyan nel finale, mentre Zaniolo viene lasciato dal mister portoghese tra le riserve.
Chi sta in fondo rimane là insieme a Riki
Lo Spezia cede sul campo dell’Atalanta per 5-2 andando in vantaggio, ma subendo la prepotente rimonta bergamasca (Nzola torna a segnare e fa doppietta, così come Pasalic, poi chiudono Zapata, Muriel e Malinovskyi).

“Aspetto ciò che viene, ciò che questo comporta” canta Riki in ‘Scusa’, ma non basta neanche al Cagliari che sta tre posizioni sotto ai liguri. I sardi sono ultimi, insomma, insieme alla Salernitana ed è vero che spezzano la serie negativa di quattro sconfitte consecutive, pareggiando 2-2 col Sassuolo, ma davvero non è sufficiente quel punticino ottenuto rispondendo (ed inseguendo) con Keita a Scamacca e con Joao Pedro a Berardi.
Verona e Torino imparano da Mobrici
Una vittoria, con lo stesso score, che lancia Verona e Torino ancor più avanti dell’obiettivo salvezza. “Un giro di testa verso la strada. E lo sguardo se ne va più in là” come Mobrici in ‘Amici così‘. I veneti superano 2-1 l’Empoli in un bel match, andando in vantaggio con Barak, venendo raggiunto da Romagnoli e infilando la stoccata nel recupero con Tameze (il migliore in campo).

E così il Torino, al terzo acuto casalingo consecutivo, nel 2-1 all’Udinese firmato da Brekalo e poi in apertura di ripresa da Bremer (a quota 6 reti nel 2021, il difensore centrale che ha segnato di più nei top cinque campionati europei), a cui risponde soltanto Forestieri, senza completare la rimonta.
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