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Marracash cosplayer fedez

Ho ascoltato “Cosplayer” al contrario e sono diventato Fedez

Se stessero litigando davanti a me sono convinto che saprei come farli riappacificare

Quando è iniziato tutto (da che ricordi io)

È uscito ieri il nuovo album di MarracashNoi, loro, gli altri‘ e, come ci si poteva facilmente aspettare, è iniziato il circo mediatico. Il primo grande caso scoppiato sul disco è quello intorno alla traccia ‘Cosplayer‘ nella quale, pare proprio di si, il rapper siciliano dissa, in una rima, il collega Fedez (giusto per citarne uno a caso). Prima di vedere nel dettaglio cosa è stato scritto tracciamo un secondo la love story tra i due. A memoria, l’ultimo vero battibecco vero che ricordi è stato quello mezzo Instagram avvenuto circa 4 anni fa tra i due ragazzi.

Tema centrale, come sempre, il rispettivo showinismo di numeri, successi, ego, ego e ancora ego. Una situazione così paradossale (agli occhi di un vecchio trentenne) che, all’epoca, persino il duo comico Pio e Amedeo (con i quali Fedez ha ovviamente litigato) era intervenuto con un siparietto veramente divertente nel quale veniva imitato ed esorcizzato quello che, come già anticipai, era tutt’altro che uno scambio di opinioni tra due intellettuali (come invece reputo entrambi, non me ne vogliate).

La satira di Pio e Amedeo alla lite tra Fedez e Marracash

Da quel momento in poi, fatta eccezione per qualche sacrosanta frecciatina, la situazione sembrava essersi quietata… ma il King del Rap stava soltanto affilando i coltelli per il suo ritorno sulla scena.

Il ritorno di Marracash sulla scena

Credo (e spero di non essere troppo evocativo) che Marracash sia uno di quegli artisti che rappresentano per davvero il loro genere musicale. Un ragazzo che, in direzione ostinata e contraria, ha scelto la musica non solo come mezzo per esprimere le proprie idee (una volta ogni tanto) quanto una via per evadere e per realizzarsi nella vita come esseri umani. E sono molto orgoglioso di pensare che, non a caso, l’ anno di nascita del King del rap sia il 1979: non si è dei re da ragazzini.

Non me ne vogliate ma è la cruda verità: nella vita non si risolve tutto con l’intraprendenza, l’esplosività, la leggerezza dei 20 anni (che tutti abbiamo avuto o che, prima o poi avremo). Ecco ho sempre considerato Fabio (così come tanti altri artisti) un uomo autentico e, in questo disco, lo ha dimostrato a pieno.

Marracash è l’unico artista, per intenderci, che avrebbe potuto scrivere una versione 2 della più grande traccia nella storia dell’hip-hop italiano che è ‘Quelli che benpensano‘ di Frankie Hi NRG.

Avrò sicuramente tempo per godermi a pieno questo nuovo album così profondo già dal titolo; Prenderò i tempi che servono per comprendere un lavoro come quello di Fabio e del suo team ma, ovviamente, devo partire dalla canzone che sta occupando le prime posizioni nei trend di ricerca sul web: tutto amplificato dal dissing in essa contenuto, come del resto spesso accade nel mondo del rap .

Cosplayer: giù la maschera!

Marracash noi loro gli altri

Dio ci salvi dall’ipocrisia, dal rumore di fondo, e da chi sceglie solo le proteste monetizzabili.

Marracash in ‘Cosplayer’

L’arrangiamento della canzone coinvolge ed immerge fin da subito nell’atmosfera autenticamente cupa e satirica del testo. Un ritmo coinvolgente e minuziosamente variegato, proprio come il flow del cantante. Ho sempre provato un fascino malato per queste vere e proprie canzoni basate su schemi armonici così semplici eppur tanto peculiari, della serie: potrebbe durare almeno mezz’ora senza risultare mai scontato, proprio come il flow del cantante!

Ed ecco subito la lingua a batter dove il dente doleva: la prima frecciatina è clamorosamente dedicata alla star di City Life.

Dio mi salvi dalle commedie, dai cosplayer
Da chi sposa la causa solo quando gli conviene
Da politici sempre più simili ad influencer
Finché non candideranno loro direttamente

Marracash in ‘Cosplayer’

Il tema dell‘autenticità nell’hip-hop. Non cambieranno mai! Credo sia il nocciolo, la sintesi ultima di una tendenza che non accenna a placarsi ma, come hanno detto tantissimi artisti, l’arte del dissing è un elemento fondante nella cultura underground. Nello specifico viene attaccato il modo con cui Fedez, a parere di Marracash, sposa cause sociali ed umanitarie: il fine è semplicemente quello di farsi pubblicità.

Disumano Fedez

Da suo lato Fedez, e lo si vede bene con la presentazione del suo prossimo album ‘Disumano‘, si mostra conscio della posizione sociale e dei privilegi di cui gode ma, in maniera quasi cinica rispetto al cinismo stesso della sua condizione, sceglie di fare sempre e comunque la cosa giusta. Quasi si trovasse perennemente in uno di quei film Disney nei quali il bene vince sempre!

È un tema tutt’altro che scontato. Da un lato esiste il lecito sospetto, quasi la certezza, che le opere di bene facciano bene a chi le compie, in tutti i sensi soprattutto in quello della visibilità. D’altro canto sono convinto che solo chi gode di una posizione sociale dominante possa compiere davvero una rivoluzione efficace.

Il sistema crolla davvero quando sono le fondamenta a farlo, per intenderci.

Chi ha ragione dei due, dunque?

Nessuno, e probabilmente entrambi. È proprio questo il punto! Viviamo in un mondo nel quale siamo stati istruiti ad aver sempre bisogno di esempi da seguire. E mentre ci stavano insegnando questi valori la società andava letteralmente sempre di più a puttane. Fino ad arrivare ad ora: adesso, nel 2021, siamo arrivati a mettere in dubbio qualunque cosa perché, stanchi probabilmente di questo indottrinamento, abbiamo smesso di cercare punti di riferimento rifiutandoci di ascoltare chi può pensarla diversamente o chi, come succede spesso, può conoscere meglio di noi un determinato argomento.

La lite tra Fedez e Marracash è veramente paradossale.

Perché stanno litigando?

Provate ad elencarmi un buon motivo: entrambi sono artisti che hanno sempre scritto canzoni intelligenti (dove le parole raccontano storie di vita quotidiana, storie nazional-popolari da due punti di vista diametralmente opposti), hanno di fatto gli stessi valori morali e le stesse idee di morale ed etica (anche qui da due estrazioni sociali diverse, ma nemmeno troppo). Entrambi hanno combattuto e combattono le stesse battaglie, anche se non lo ammetteranno mai. Sembrano la coppia di amici che tutti conoscono in una determinata comitiva che, quando litiga, viene prontamente interrotta da qualcuno che dice loro “oooooh, ma sareste cosi cariniiiii insiemeeeee”.

La pensano diversamente, in linea di massima sui diritti civili? E sulla legalizzazione delle droghe leggere? E sui temi religiosi?

Ecco, appunto! Raga siamo nell’anno del Signore 2021 e voi avete, rispettivamente, anni 42 ed anni 32 (più due figli).

mobbasta veramente però

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