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Miley Cyrus, l’infanzia dei ‘Millennials’
Se sei un cosiddetto ‘millennial‘, non puoi non essere cresciuto con Miley Cyrus: la ragazza del Tennessee che ha stregato tutti grazie al suo ruolo nella sitcom prodotta da Disney ‘Hannah Montana’, in cui interpretava Miley Stewart, una ragazza apparentemente come tante, dall’alterego iper famoso. Con un look giovanile e acqua e sapone di giorno, e scintillante e over the top sul palco, Miley inizia la sua carriera interpretando il canone perfetto della popstar di successo: talentuosa, bella e, perché no, misteriosa.
Seppur tutto questo possa sembrare un sogno per tante ragazzine della sua età, il lungo e celebre ruolo di Hannah Montana ha portato la giovane artista a sviluppare un disturbo da dismorfismo corporeo, che rivelerà solo tanti anni dopo la fine dello show di Disney Channel, simbolo che molte volte, lo star system e la notorietà non è sinonimo di felicità.
Da quando avevo 11 anni era tutto un: ‘Sei una pop star! Ciò significa che devi essere bionda, e devi avere i capelli lunghi, e devi indossare qualche cosa attillata luccicante’ […] Nel frattempo, sono una ragazzina fragile che interpreta una sedicenne con una parrucca e un sacco di trucco. Dovevo sembrare qualcuno che non ero, il che probabilmente ha causato qualche dismorfismo corporeo […] quando non ero in quello show, mi dicevo, ‘Chi sono io?’
Miley Cyrus a Marie Claire nel 2015
La fase boho

Passano gli anni, e la notorietà di Miley cresce sempre di più: non c’è ragazzina che non voglia imitarla e diventare come lei. La sua carriera decolla anche nella musica, diventando una delle artiste più ascoltate dai teenager di tutto il mondo: famosissimo è il brano ‘Party in the U.S.A‘, in cui descrive il suo sentirsi un pesce fuor d’acqua nella città delle star, Los Angeles, in cui tutte indossano i tacchi stiletto e lei i suoi cowboy boots.
In questo periodo Miley indossa abiti boho, dai toni spesso caldi e neutro con tantissimi accessori sovrapposti, anche con texture diversissime tra loro: denim, piume, perle, cuoio, gemme e borchie. Diventa così l’icona di stile degli anni ’10, influenzando le tendenze dell’inizio del decennio.
Non più in gabbia: gli anni della ribellione
Pochi mesi dopo la prima di ‘The Last Song’, il film in cui dice addio al suo alterego Hannah Montana, Miley pubblica ‘Can’t Be Tamed’ , un album che segna l’inizio della sua transizione dalla sua sana immagine da bambina Disney a giovane donna ribelle. Il video musicale per l’omonimo singolo mostrava la cantante vestita come un uccello in una gabbia mentre una folla di persone la osservava e la fotografava, descrivendo quindi il suo stato d’animo e facendo sapere al mondo forte e chiaro che era pronta a uscire dalla sua gabbia.

La performance di twerking molto esplicita con Robin Thicke agli MTV Video Music Awards 2013 l’hanno catapultata a nuovi livelli di polemiche: la Miley del passato, a partire da quella sera, è stata distrutta definitivamente da una palla demolitrice, la stessa citata nel brano ‘Wrecking Ball’. Un taglio netto non solo alla sua lunga chioma, diventata poi biondissima, ma anche con la Disney e con il suo fidanzato Liam Hemsworth.

Non solo la cultura è cambiata, ma la mia vita e la mia carriera sono cambiate per sempre
Miley Cyrus
Un passo indietro con Malibù
Vi ricordate la Miley trandsetter del boho? Ecco, l’uscita del singolo ‘Malibu’ permette a Miley di ritrovare le sue origini, lasciare nuovamente le sue parrucche arcobaleno e i suoi look estremamente eccentrici e provocatori per abbracciare un’atmosfera più bohémien che incontra il country. In questo periodo Miley si presenterà sul palco con lunghe gonnellone dai colori tenui, cantando classici della musica come ‘Jolene’, ‘Lilac Wine’ e ‘ Look what they’ve done to my song’.
La Miley di oggi

Ed ora? Com’è la Miley dei giorni nostri? Vi stupirà, ma la Miley del 2021 è glam-rock: sfoggiando un mullet di gran moda quest’anno, prosegue in ‘Plastic Hearts’ il percorso intrapreso negli anni precedenti dei revival musicali anni ’70 e ’80, rendendo la ‘vecchia scuola’ di moda fra le nuove generazioni.
‘Plastic Hearts’ è un album che nasce dall’ulteriore esigenza di rinascita da parte dell’artista, dal suo bisogno di ricominciare dopo un passato costituito da dipendenze e un matrimonio finito: Miley si sente finalmente libera nella sua voglia di ribellione che tanto l’ha seguita in questi anni, ma che non le ha mai dato pace completamente.
Con un look che ricorda Madonna negli anni ’80, da spettacolo con sonorità e outfit 100% rock’n’roll, talvolta cantando – per fare contenti i suoi fan – qualche canzone del passato. Miley non nega più chi è stata, ma è contenta, finalmente di poter essere finalmente la versione migliore di se stessa.

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