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Ragazzina prodigio
Britney Spears è nata a McComb in Louisiana il 2 dicembre 1981 ed è tra le più premiate cantanti della musica pop mondiale. Le sono stati assegnati: 12 Billboard Music Award, 6 MTV Video Music Awards, 4 Word Music Award, 1 Emmy Awards, 1 America Music Awards e 1 Grammy Awards per ‘Toxic’, brano contenuto nel suo primo album autoprodotto ‘In the zone’, del 2003.
A farle raggiungere il successo, ancora diciassettenne è stato l’album ‘Baby One More Time’ del 1999 seguito da ‘Oops!…I Did It Again’, dell’anno successivo. Insieme, hanno venduto complessivamente più di 50 milioni di copie in tutto il mondo.
Gli anni 2000 segnano l’apice del suo successo, grazie anche alle numerose collaborazioni con artisti del calibro di Michael Jackson, Rihanna, Pharrell Williams, Pink, Beyonce, Will.I.am. e Justin Timberlake con il quale ebbe una lunga storia d’amore, finita per un presunto tradimento di lei. Nel 2003, Britney e la collega e rivale Christina Aguilera si sono esibite nella canzone di apertura degli MTV Video Music Awards con ‘Like a Virgin’ ricordato dall’ingresso a sorpresa a metà brano di Madonna e l’iconico bacio con la Spears.

Il declino e la crisi
La fama mondiale ottenuta in così giovane età, influenza negativamente Britney, che dal 2004 comincia ad avere squilibri che si manifestano nella sua vita privata e sentimentale. Prima il matrimonio lampo a Las Vegas con Jason Allen Alexander, annullato il giorno seguente, poi il più famoso con il rapper e ballerino statunitense Kevin Federline, dal quale ha avuto due figli: Sean e Jayden James.
Dopo soli due anni la cantante ha chiesto il divorzio e nel 2007 la coppia si era già accordata sulla tutela dei figli. Poco dopo, Britney è stata ricoverata per abuso di alcool in una clinica nei Caraibi, dove è rimasta meno di 24 ore. In seguito a questa fuga decise di rasarsi i capelli a zero, suscitando lo scandalo di tutti i giornali. Ormai era evidente che la sua vita era fuori controllo e di sua spontanea volontà Britney stabilì di aver bisogno di cure.
Ho davvero toccato il fondo
Britney Spears
Purtroppo la situazione andava sempre più a peggiorare fino a che le venne tolta la custodia dei figli e la sua reazione fu chiudersi in bagno con i bambini negando di consegnarli ai rappresentanti legali di Federline. La polizia che è intervenuta nel caso la fece ricoverare al Cedars-Sinai Medical Centar, perché appariva sotto uso di stupefacenti e a fine mese è stata trasferita nel reparto psichiatrico del Ronald Reagan UCLA Medical Center con codice 5150, trattamento sanitario obbligatorio.
Ecco in cosa consiste la conservatorship americana
Il 6 febbraio del 2008 Britney è stata dimessa e i giudici hanno deciso di affidare a dei tutori la cura del suo patrimonio e della sua persona, non ritendendo la cantante in grado di farlo da sé. Chi meglio del padre poteva prendersi carico di questo compito? Jamie Spears e il procuratore Andrew Wallet, da allora fino ad oggi hanno nelle mani il potere di scelta su tutto quello che riguarda Britney.
Questo tipo di protezione viene chiamata conservatorship e rende legale il controllo del patrimonio e della vita personale di persone fragili, che non riescono ad avere cura di se stesse. La conservatorship di Britney dura ormai da 13 anni, durante i quali la cantante ha pubblicato quattro album, è stata protagonista di un tour mondiale che ha avuto incassi pari a 131 milioni di dollari e si è esibita per quattro anni in una residenza di lusso a Las Vegas. In questo lunghissimo e molto redditizio periodo il potere decisionale, economico e legale è stato sempre nelle mani di Jamie Spears.

Britney è davvero incapace di provvedere a se stessa?
Ad aprile la Spears aveva chiesto un’udienza per rivedere i termini della tutela, tenutasi il 23 giugno. Il giorno prima dell’evento Britney ha allertato le forze dell’ordine e ha sporto denuncia, dichiarando di essere vittima di un abuso di tutela e sostenendo che i suoi tutori avevano fatto un buon lavoro solo nello sfruttare la sua vita.
La cantante desiderava che l’udienza fosse pubblica perché tutti dovevano ascoltare quello che aveva da dire. Davanti alla corte per la prima volta da anni, la Spears ha parlato da sola, con un tono lucido e furioso, esprimendosi così velocemente che il giudice è intervenuto ripetutamente per chiederle di rallentare, ai fini di una trascrizione accurata.
Non sono felice. Non riesco a dormire. Sono così arrabbiata che è assurdo. Voglio sposarmi e avere un bambino. Volevo farmi togliere la spirale e avere un bambino, ma i miei tutori non me lo fanno fare perché non vogliono che abbia un bambino
Britney Spears
Per i successivi venti minuti, Britney ha descritto in che modo era stata isolata, medicata, sfruttata finanziariamente e abusata emotivamente. Ha incolpato il sistema legale della California, che ha permesso tutto questo ed ha aggiunto come aveva già provato a sporgere denuncia in tribunale, ma era stata ignorata, il che l’ha fatta sentire come morta, come se non avesse alcuna importanza.
I genitori ‘singolari’ di Britney
Jamie Spears ha sessantotto anni, i capelli brizzolati ed un atteggiamento sottomesso. La sua adolescenza è stata segnata da un tragico evento: sua madre si suicidò sulla tomba di uno dei suoi figli, morto otto anni prima, a soli tre giorni. Al liceo, Jamie era una star del basket e del football. Finita la scuola cominciò a lavorare come saldatore e come cuoco. Lynne Spears, la madre di Britney, ha sessantasei anni e lo stesso sorriso della figlia.
È cresciuta con Jamie, nella piccola città di Kentwood, in Louisiana, dove gestiva il suo asilo nido. Gli amici la descrivono come una persona tranquilla e che non ama i conflitti. Quando a giugno è stata intervistata sul caso della figlia ha negato educatamente di rispondere a qualsiasi domanda. Jamie e Lynne fuggirono insieme quando lei aveva ventun anni, e il matrimonio fu travagliato fin dall’inizio, come appare dai documenti di divorzio prima depositati e poi ritirati nel 1980, meno di due anni prima della nascita di Britney, nei quali Lynne aveva accusato il marito di averla tradirla il giorno di Natale.
Pare che Jamie abbia sempre avuto problemi di alcolismo, fino a portare la moglie a sparare col fucile contro il frigorifero per impedirgli di bere. Lei e Jamie hanno divorziato nel maggio 2002 e la Spears ha detto a People che è stata la cosa migliore che sia mai capitata alla sua famiglia.

Un piccolo passo verso la vittoria
L’avvocato che aveva seguito il caso Spears era sempre stato Samuel Ingham, che venne assegnato 13 anni fa alla cantante dalla corte. Britney ha sempre lamentato che il suo legale, faceva più gli interessi del padre che i suoi, ma come sempre la decisione di cambiare avvocato spettava al tutore che non ha mai acconsentito a sostituirlo.
La svolta è avvenuta durante l’ultima udienza che si è tenuta il 14 luglio a Los Angeles. La giudice della Superior Court, Brenda Penny, ha finalmente concesso alla cantante di poter decidere il proprio avvocato e non tenere necessariamente quello d’ufficio. L’artista ha scelto come suo legale Mathew Rosengart, un ex procuratore che ha difeso i diritti di personaggi famosi come Sean Penn e Keanu Reeves. L’avvocato ha subito dichiarato di volere togliere il prima possibile la tutela a Jamie perché per troppo tempo Britney è stata privata della propria libertà e si è domandato come mai il padre di Britney non abbia rinunciato di sua volontà, se è vero che ama la figlia.
Una nuova udienza è stata fissata per il 29 settembre e adesso sembra che la Spears abbia tutte le carte in regola per poter fare valere i propri diritti e riacquistare finalmente l’autonomia perduta.
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