Inesperienza o patologia?
La professione del musicista, per quanto sia velata da un aura di soddisfazioni, successo e fama, nasconde anche un lato oscuro. Si tratta dell’ansia da palcoscenico, quella paura di presentarsi davanti ad un pubblico giudicante che blocca la maggior parte della gente e perfino gli artisti più affermati. Si potrebbe pensare che, con l’aumento dell’esperienza sul campo, questo disagio diminuisca proporzionalmente, ma purtroppo non è così. È un vero e proprio disturbo a volte invalidante, ma andiamo a vedere insieme in cosa consiste e come possiamo contenerlo.

Cos’è l’ansia da palcoscenico?
Molti studiosi si sono occupati di questa patologia, sottolineando come la paura da palco sia indipendente da altri tipi di disagio psicologico, come si pensava in passato. Questa sindrome veniva spesso confusa con l’ansia da prestazione o con l’ansia sociale. Le cause sono varie e possono riguardare sia una predisposizione genetica, sia una vulnerabilità psicologica. I sintomi attraverso i quali emerge sono svariati e il malessere comincia a farsi sentire con la tipica ansia anticipatoria. La mente comincia a immaginare, diverse settimane o giorni prima dell’esibizione, cosa potrebbe accadere se la performance dovesse andare male. Nervosismo e senso di inadeguatezza aumentano con l’avvicinarsi della data fatidica, ad esempio del concerto.
La paura del palco e i suoi sintomi
Prima di un’esibizione l’emotività è soggetta a grandi pressioni e se si soffre della sindrome da palcoscenico la situazione può raggiungere livelli pericolosi. Il soggetto che la subisce riscontra un aumento dei pensieri negativi, ad un livello così alto che spesso scaturisce in vero e proprio panico. Anche l’intestino, considerato il nostro secondo cervello, è particolarmente sensibile agli sbalzi dell’umore e ne risente fin troppo nel momento in cui appare la paura di esibirsi. Il soggetto con questo disturbo può quindi avvertire reali dolori gastrointestinali. L’ultimo sintomo che può emergere come conseguenza della situazione ansiogena è quello di avere difficoltà respiratorie e dolori muscolari.

Come superare l’ansia di esibirsi in pubblico?
Come abbiamo già detto, il manifestarsi di questo disturbo non è dovuto alla poca esperienza o all’insicurezza personale, per cui è inutile ricorrere a soluzioni come l’intensificazione dello studio e delle prove per migliorare la performance. Invece di far del bene, questo potrebbe far sfociare in un eccessivo perfezionismo, con un ulteriore aumento dell’ansia.
Il musicista si troverebbe incastrato in un circolo vizioso, in quanto la paura provoca generalmente una perdita di concentrazione, che a sua volta determina una performance scadente, avvalorando così la sua convinzione di non essere all’altezza del ruolo. Non bisogna però disperare perché esistono diverse soluzioni al problema. Gli esperti, per trattare l’ansia, consigliano in questi casi training autogeno, attività fisica e pure esercizi di respirazione, di rilassamento e di stretching accompagnati da tecniche cognitive come la musicoterapia.
Training autogeno
Tra le soluzioni per tenere a bada l’ansia, quella del training autogeno è la più diffusa e una volta appresa, permette di autodeterminare nel proprio corpo dei cambiamenti al livello psichico e somatico. Acquisite le tecniche di training autogeno, è possibile attuare, per mezzo dell’attenzione passiva sul proprio corpo, una pratica di auto-distensione in grado di attivare i processi di rigenerazione e rilassamento.
Questa tecnica può essere ripetuta in qualsiasi luogo e in qualunque situazione, ma si avvale di regole precise che hanno bisogno di un allenamento costante per essere efficaci. Sono necessari diversi mesi per apprendere il metodo di svolgimento e una volta terminato il percorso di base, è fondamentale continuare a metterlo in pratica nel corso del tempo.

Attività fisica outdoor contro l’ansia
Per avere benefici a livello psichico grazie allo sport, non è necessario rivelarsi dei campioni o essere super allenati. Possiamo riscontrare dei miglioramenti anche da una semplice passeggiata al mare o in montagna. Muoversi aiuta già a schiarirsi le idee e risulta molto indicato per combattere qualsiasi stato ansiogeno e, nel nostro caso, anche l’ansia da palcoscenico.
Praticare sport aiuta a produrre endorfine che ci fanno immediatamente sentire meglio. In questo modo l’umore viene regolato e chi pratica sport si mostra più aperto nei confronti della vita, capace di affrontare meglio qualsiasi situazione, superando senza paura anche i periodi più negativi.
Gli sport più indicati per risollevare l’umore sono tutti quelli che garantiscono una buona ossigenazione, liberando il proprio corpo dalla morsa dell’ansia. Diamo il via quindi a passeggiate nel bosco, corse in bicicletta e canoa. Noteremo presto evidenti miglioramenti della nostra autostima, riduzione della pressione arteriosa e aumento di serotonina, conosciuto da tutti come l’ormone della felicità.