Il look della trap generation
Vi sarà sicuramente capitato di notare, sui social network, sulle copertine degli album e nelle campagne pubblicitarie televisive, alcuni tra gli esponenti più celebri della trap generation sfoggiare dei look estremamente colorati ed eccentrici. E molto spesso di marchi molto costosi e collezioni limited edition.
È una continua ostentazione di tutto ciò che fa parte del settore dello streetwear, così alla moda da spingere una quantità enorme di fan sfegatati a fare file interminabili per accaparrarsi una maglietta o delle sneakers indossate dai propri artisti musicali preferiti.
Questo è il potere dei trapper attuali: l’essere delle icone di stile, dei veri e propri influencer della fashion industry che, attraverso la ricerca della propria identità stilistica, dettano le tendenze delle diverse stagionalità del fashion.
Il fenomeno dello streetwear infiamma i mercati globali

Nel 2019, uno studio americano eseguito da PwC e Hypebeast ha stimato che lo streetwear rappresenta attualmente circa il 10% dell’intero mercato globale di abiti e accessori.
Il movimento, nato in California ma che ha attualmente le sue radici anche in Giappone e in Europa, ha innescato un processo di democratizzazione della moda, diventando velocemente un fenomeno di massa, godibile e accessibile a tutti.
In America il movimento ha preso piede alla fine degli anni ’70, a New York – più specificatamente nel Bronx – dove si è diffuso un movimento musicale, soprattutto nelle classi sociali più povere: l’hip hop.
Nei vicoli dei quartieri della Grande Mela si incontravano degli artisti con delle larghe tute in acetato con strisce laterali, collane d’oro, cappelli con la visiera e sneakers da skaters, e non solo: parliamo di artisti come Notorious Big, Jay Z, Tupac, Nas e tanti altri rappresentanti dell’East Coast hip hop.

Mostrare il proprio Io non solo attraverso la musica
Dunque, è importante per ogni componente della scena trap trovare una particolarità, un qualcosa che lo identifichi e lo faccia distinguere dagli altri, rendendolo riconoscibile. Non è di certo un’impresa facile, soprattutto perché è importante non sbagliare mai un colpo, per evitare di doversi trovare di fronte al fenomeno della cancel-culture, secondo cui, un passo falso, e sei destinato al dimenticatoio.
Per far sì che un’artista del ventunesimo secolo abbia tutte le carte in tavola per poter ‘sfondare’ nel mondo della musica in un immenso mare di opportunità e di concorrenti, è necessario ideare, non solo possedere una personalità musicale ben definita, ma anche – e soprattutto –una personalità stilistica.
Le persone ti vedono prima di sentirti, e quando ti guardano, deve già risuonargli qualcosa in testa.
Jon Batiste
I marchi di streetwear più celebri del momento
Se prima il mondo del rap e dell’hip hop viaggiava parallelamente a quello del lusso, senza mai incontrarsi e criticandosi a vicenda – forti di un eccessivo esibizionismo – negli ultimi decenni, gli stessi artisti della scena trap sono diventati i testimonial di numerose campagne fashion, garantendo il sold out di ogni capsule-collection con il loro volto associato.

È il caso della collaborazione fra Supreme e Louis Vuitton nata nel 2018, le cui t-shirt ‘Box logo’ sono state sfoggiate da numerosi artisti rap e trap italiani, alimentando una vera e propria corsa all’acquisto e alle prenotazioni. Impossibile dimenticare la chiacchieratissima ‘spara soldi’ prodotta per la collezione, utilizzata per moltissimi videoclip musicali.
Oppure la Nike, in collaborazione con Travis Scott, che a partire dal 2017 ha creato assieme al celebre marchio sportivo, più modelli di scarpe da ginnastica psichedelici, insoliti e soprattutto molto amati dai fan.

E ancora Off-white, marchio presente persino nel titolo della canzone di K-Trap, un testo che celebra con una serie di riferimenti a maison mondiali come Gucci, Hermès, Balenciaga e Louis Vuitton.
Nella moda trap non ci sono regole
Insomma, se avete intenzione di scoprire in anteprima quali saranno i look che più andranno in voga nella stagione, dovrete osservare i look degli artisti della scena trap e rap.
Copiarli non sarà di certo economico, ma se c’è una cosa di cui siamo sicuri è che nella moda streetwear non ci sono regole: è possibile abbinare marchi alla portata di tutti come Vans, Converse e Adidas, ad accessori di marchi più costosi come Versace e Yves Saint Laurent.
La moda trap è un mix di influenze diverse, con range di prezzo ampio e non necessariamente discriminante: ciò che importa realmente è solamente risultare diversi, distinguersi nella propria eccentricità.