Musica e benessere

Somministrare musica: 4 studi ci dicono che…

I vantaggi ricavati dall'ascolto e dalla produzione musicale per il benessere psicofisico

di Eleana Fisicaro

La musica non è soltanto una forma d’arte

La musica ha da sempre la capacità di condizionare i nostri stati d’animo: ci dà la carica in palestra, ci incoraggia nelle sfide lavorative e ci conforta nei momenti più tristi. E non è solo una forma d’arte, dal momento che per raggiungere un’armonia è necessario sia un indiscusso talento che uno studio sistematico dei principi su cui è fondata. Studi recenti hanno infatti dimostrato come influisca notevolmente anche nel benessere psicofisico dell’uomo. Non ci resta che scoprire in che modo.

musica e linguaggio

1. Incrementa lo sviluppo del linguaggio.

Sembra naturale incoraggiare i nostri bambini all’utilizzo di strumenti musicali, alla riproduzione di suoni, di ritmi e di canzoni, che li aiutino a tranquillizzarsi riportando la serenità e l’allegria in momenti di crisi. Spesso questa pratica viene svolta con semplicità e quasi per gioco, senza renderci conto della sua effettiva importanza.

A questo proposito, studi condotti dalla dottoressa Forgerad hanno dimostrato come ci sia una correlazione tra lo sviluppo del linguaggio e la musica. In un esame effettuato su un campione di bambini tra gli 8 e gli 11 anni, è stato rilevato come la capacità di eloquenza e le abilità visive superiori siano maggiori in coloro che hanno frequentato precedentemente corsi musicali, evidenziando quanto questa pratica sia utile a livello cognitivo.

2. Migliora l’umore

È necessario sfatare un mito: non è vero che sforzarsi di essere contenti non serva a raggiungere la felicità. Ferguson e Sheldon nel 2003 hanno svolto un’indagine su un gruppo di persone, alle quali è stato chiesto di ascoltare una composizione classica allegra di Aaron Copland. Ad alcuni, però, è stato esplicitamente domandato di impegnarsi in modo dinamico ad essere gioiosi e questi, rispetto al resto del gruppo passivo, hanno dichiarato al termine dell’esperimento di aver percepito il miglioramento dell’umore.

Al di là del risultato di questo test, inoltre, è risaputo che impiegare il tempo nell’ascolto dei nostri brani preferiti rilascia ormoni come le endorfine e la dopamina, provocando un immediato senso di benessere. In casi di disturbi di vario tipo il supporto che la musica può offrire non riguarda ovviamente la cura della malattia, ma le sensazioni di angoscia, isolamento o scoraggiamento paralleli ad essa, riducendo la percezione della sofferenza. Le endorfine sono anche in grado di aumentare le difese immunitarie, alzare la soglia del dolore e far diminuire quella dello stress.

musica e allegria

3. Incide sul battito del cuore

Gli effetti della musica sono importanti perfino a livello terapeutico, non solo per combattere lo stress o l‘ansia ma anche nella cura di patologie cardiache. Ad aiutarci, in questo caso, è lo studio di Bradt e Dileo del 2009 che coinvolge 1500 pazienti affetti da questo tipo di malattia. In base ai test effettuati, ascoltare melodie rilassanti aiuta a ridurre il battito cardiaco e la pressione sanguigna. Conferma quest’ipotesi anche l’analisi di Tagg, che afferma come i tempi della musica sono in strettissima relazione con la frequenza cardiaca umana, in quanto i nostri battiti possono variare da 40 a 200 al minuto, proprio come i numeri del metronomo che varia da 40 a 208.

Musica

4. Aumenta la socialità

Ultimo, ma non per importanza, è il ruolo della musica come connettore sociale. A darci chiarimenti stavolta è l’indagine condotta da Eerola nel 2013 su un campione di mille studenti di diverse scuole finlandesi con un corso a indirizzo musicale. Frequentandolo, i ragazzi hanno manifestato una migliore qualità della vita scolastica, in particolare in termini di soddisfazione e senso di realizzazione personale all’interno della comunità studentesca.

Per avvalorare questa tesi, sono stati presi in considerazione anche dati di altre classi con un curriculum diverso, indirizzato ad esempio all’arte o allo sport. Gli studenti di questi corsi non godevano degli stessi benefici di quelli del corso musicale; il ricercatore ha affermato con certezza che gli individui che si sincronizzano tra loro, grazie alla musica, aumentano il senso di appartenenza con effetti positivi sulla socialità.

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